social network
Quando il pericolo si chiama social network
di Giovanna Abbagnara
23 Marzo 2014
Fino a qualche tempo fa, abbiamo dovuto vigilare sulle compagnie dei nostri figli temendo il fumo, la droga, l’alcool quando uscivano con gli amici. Ora il nemico è entrato nelle mura domestiche. Silenzioso compagno di viaggio dei pomeriggi a casa anche quando, spento il computer, si continua ad essere on line sullo smartphone o sul tablet. Stiamo parlando dei social network, vere e proprie piazze virtuali dove i ragazzi si incontrano, si conoscono, condividono spesso false immagini di sé o al contrario lo usano come un diario sul quale sfogare ogni dolore e che troppo spesso diviene lo spazio per facili adescamenti e per episodi di violenza verbali che possono portare anche al suicidio. Additare la rete come il solo colpevole è errato. È ora di svegliarsi dal sonno, di conoscere il nemico e di fare i genitori.