Solidarietà familiare

Solidarietà familiare, 14 diocesi coinvolte nei progetti a sostegno delle famiglie in difficoltà

Solidarietà familiare

Al via il progetto sperimentale di solidarietà familiare, grazie al “sì” di Caritas Italiana. 14 le diocesi coinvolte e diverse le fasi per “testare” il percorso di affiancamento di nuclei familiari in difficoltà.

Con il placet di Caritas Italiana, parte ufficialmente il progetto sperimentale di promozione della solidarietà familiare con le prime parrocchie “pilota”. Tante le diocesi coinvolte: Napoli, Acerra, Ischia, Pompei, Pozzuoli, per la Metropolia di Napoli; Benevento, Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata dei Goti, Avellino, per la Metropolia di Benevento; Salerno-Campagna-Acerno, Nocera Inferiore-Sarno, Teggiano-Policastro, per la Metropolia di Salerno; Potenza, Mazara del Vallo e Ferrara, le diocesi extra-Campania.

L’apertura delle famiglie a concrete esperienze di attenzione ai bisogni degli altri, a partire dai più piccoli e indifesi, esprime una forma propria e irrinunciabile della vocazione e dell’identità della famiglia cristiana. La famiglia cristiana è chiamata ad attuare l’accoglienza del fratello bisognoso.

Il percorso ha la finalità di accompagnare le diocesi e le parrocchie nella realizzazione di esperienze di solidarietà familiare.

Il progetto si articola nel biennio pastorale 2015/2017. Il primo anno pastorale sarà maggiormente caratterizzato da azioni di progettazione, raccordo, formazione, start-up. Nel secondo anno l’attenzione si concentrerà sull’approfondimento delle azioni di solidarietà familiare realizzate nelle parrocchie coinvolte. Al termine del biennio saranno valutati eventuali rilanci dell’attività sperimentale.

Entro la fine di novembre, le realtà coinvolte nel progetto dovranno individuare le parrocchie pilota e costituire delle équipe diocesane. Nel mese di dicembre, invece, si svolgerà l’incontro regionale di confronto e sintonizzazione tra le équipe delle varie diocesi coinvolte e per il trimestre gennaio-marzo 2016 le parrocchie pilota e i gruppi coinvolti parteciperanno alla formazione. La realizzazione delle esperienze locali di solidarietà familiare partiranno dall’aprile del 2016.




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