Separazione

Matrimoni falliti e figli traditi

di Giovanna Abbagnara

Traguardo di civiltà” ecco il saluto che gli opinionisti hanno riservato alla notizia dell’approvazione della legge sul divorzio breve in Italia.

In apparenza solo una semplificazione della procedura, in realtà la sospirata conquista ancora una volta non rispetta un dato inconfutabile e cioè che un divorzio può essere più o meno doloroso per un adulto ma è sempre traumatico per un figlio. Facilitare, come ha fatto il Parlamento italiano, la fine dei matrimoni includendo le coppie con figli, significa dimenticare che sono proprio i figli a restare per sempre segnati dalla fine dell’amore tra i genitori. Abbiamo scelto di non avvalerci di studi scientifici per accreditare questa riflessione ma di dare la parola ai protagonisti, i figli. Sono le loro storie, il dolore spesso nascosto, la rabbia che sfocia nel silenzio, il cammino di riconciliazione interiore a definire i contorni di un dramma che spesso viene deliberatamente ignorato. Tre storie diverse, raccontate da protagonisti ormai adulti. Ognuno ha rielaborato il lutto della separazione a suo modo, secondo la sua sensibilità, l’impegno dei genitori, la fatica di crescere con due punti di riferimento distanti tra loro. C’è chi è ancora come Francesca, alla ricerca della fiducia in un amore per sempre e chi come Silvia ha cercato e costruito con impegno il suo matrimonio confutando la sua tesi da bambina secondo cui: “il matrimonio è solo un tentativo che si fa di stare insieme e che se va male tanto si può divorziare”. Attraverso le loro parole pensiamo ai tanti bambini, adolescenti, giovani che de facto subiscono la scelta dei genitori. I numeri non ci interessano. Li lasciamo agli esperti del settore. Noi volgiamo lo sguardo alla singola persona e in punta di piedi alle inevitabili ferite.




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