Sinodo sulla Famiglia
Come annunciare alle famiglie di oggi la Buona Notizia del Vangelo?
Da martedì i padri sinodali lavorano in gruppi linguistici ristretti, i Circoli Minori. Al centro della riflessione la questione del nuovo linguaggio da adottare per annunciare alle famiglie di oggi il Vangelo e la situazione delle relazioni familiari in Africa.
Come annunciare alle famiglie di oggi la Buona Notizia del Vangelo? La questione del linguaggio è al centro della riflessione dei 270 padri sinodali riuniti nei Circoli Minori da martedì scorso, giorno in cui sono stati eletti moderatori e relatori dei 13 gruppi linguistici di lavoro. La ricerca di un nuovo linguaggio per esprimere la dottrina della Chiesa è “un processo” per monsignor Charles Joseph Chaput, arcivescovo di Philadelphia e relatore di uno dei Circoli anglofoni: l’Instrumentum laboris esprime «l’esperienza della Chiesa universale, e ci sprona – ha dichiarato il prelato durante il terzo briefing dall’inizio dei lavori – a dare il nostro meglio al sogno della famiglia e della Chiesa per il futuro». È intervenuto anche monsignor Salvador Pineiro Garcia-Calderon, presidente della Conferenza episcopale del Perù, che partecipa ad uno dei Circoli Minori ispanofoni, affermando che di fronte ad «attacchi seri all’istituto familiare», come divorzi civili, aborto, «noi dobbiamo portare il Vangelo di Gesù, accompagnati dal Papa».
«Bisogna essere attenti a conservare la serenità tra noi, e lavorare a partire dai tre testi ufficiali». Così monsignor Laurent Ulrich, vescovo di Lille e relatore di uno dei Circoli Minori francofoni, ha risposto ad una domanda su quella che ieri padre Antonio Spadaro, direttore de “La Civiltà cattolica”, in un tweet ha definito “ermeneutica cospirativa”, come tentazione da cui il Papa ha invitato i padri sinodali a guardarsi.
Si è parlato anche di Africa nei gruppi ristretti e non solo. All’attenzione dei padri sinodali la situazione generale rappresentata dalla vita familiare in Africa (trattata al numero 9 dell’Instrumentum laboris). Tra le questioni da affrontare per questo continente, mons. Laurent Ulrich ha annoverato: «La diminuzione dei matrimoni, le difficoltà incontrate nello sviluppo e l’impatto dei nuovi movimenti religiosi, che rischiano di perturbare l’annuncio della Buona Novella nella società africana».
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