Viaggio apostolico
Viaggio negli USA, il Papa ricorda le vittime innocenti dell’aborto
Papa Francesco, in viaggio apostolico in America, ha chiesto ai vescovi degli Stati Uniti di non mettere a tacere le sfide della vita e della famiglia.
«È, pertanto, parte essenziale della vostra missione offrire agli Stati Uniti d’America l’umile e potente lievito della comunione. Sappia l’umanità che l’essere abitata dal “sacramento di unità” (Lumen gentium, 1) è garanzia che il suo destino non è l’abbandono e la disgregazione.
E tale testimonianza è un faro che non può spegnersi. Infatti, nel denso buio della vita, gli uomini hanno bisogno di lasciarsi guidare dalla sua luce, per essere certi del porto che li aspetta, sicuri che le loro barche non si schianteranno sugli scogli né saranno in balia delle onde. Perciò, Fratelli, vi incoraggio ad affrontare le sfide del nostro tempo. Nel fondo di ciascuna di esse sta sempre la vita come dono e responsabilità. Il futuro della libertà e della dignità delle nostre società dipende dal modo in cui sapremo rispondere a tali sfide.
Le vittime innocenti dell’aborto, i bambini che muoiono di fame o sotto le bombe, gli immigrati che annegano alla ricerca di un domani, gli anziani o i malati dei quali si vorrebbe far a meno, le vittime del terrorismo, delle guerre, della violenza e del narcotraffico, l’ambiente devastato da una predatoria relazione dell’uomo con la natura, in tutto ciò è sempre in gioco il dono di Dio, del quale siamo amministratori nobili, ma non padroni. Non è lecito pertanto evadere da tali questioni o metterle a tacere. Di non minore importanza è l’annuncio del Vangelo della famiglia che, nell’imminente Incontro Mondiale delle Famiglie a Filadelfia, avrò modo di proclamare con forza insieme a voi e a tutta la Chiesa».
Discorso del Santo Padre ai vescovi degli Stati Uniti D’America
(Cattedrale di San Matteo, Washington, D.C.
Mercoledì, 23 settembre 2015)
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