Punto Diocesi “Far divenire le nostre parrocchie la famiglia di chi non ha famiglia” Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 20 Agosto 2015 Nessun commento su “Far divenire le nostre parrocchie la famiglia di chi non ha famiglia” di PUNTO FAMIGLIA Una Chiesa locale pronta a vivere il Sinodo di ottobre, la diocesi di Lodi ha seguito i Lineamenta per accogliere le istanze del territorio. A colloquio con Giacinto e Reginella Bosoni per delineare il volto della pastorale familiare. Reginella e Giacinto Bosoni, sono i responsabili della Pastorale familiare della diocesi di Lodi e vivono il loro servizio in comunione con don Antonio Peviani. Un intreccio della vocazione nuziale con quella presbiterale, che si esprime concretamente nel loro agire quotidiano a favore della famiglia. Raccontano, infatti: «Una comunità, famiglia di famiglie, ha necessità del presbitero, ma anche i preti del post-Concilio si stanno rendendo pian piano conto di non avere la sintesi di tutti i ministeri, ma il ministero della sintesi, quello della paternità verso il popolo di Dio». La responsabilità dell’Ufficio famiglia è vera esperienza di condivisione per i coniugi Bosoni: «È la comunione che guarisce, e non una relazione funzionale, per quanto specialistica. Svolgere un ufficio non è sufficiente. È necessario far vivere un’esperienza di comunità, far divenire le nostre parrocchie la famiglia di chi non ha famiglia e di chi non crede più nella famiglia. Non si tratta solo di promuovere nelle comunità parrocchiali la nascita di gruppi per giovani sposi e di chiari itinerari di fede in chiave nuziale, ma di rendere le comunità cristiane una vera “famiglia di famiglie”». A colloquio con Giacinto e Reginella, entriamo nel vivo del loro operato diocesano, respirando il profumo della pastorale lodigiana. Ogni anno, pubblicate un sussidio per i gruppi familiari, quest’anno il titolo scelto è stato “I doni ritrovati”. Come organizzate la stesura del testo? Quali spunti conteneva la guida quest’anno? È la quattordicesima edizione che è stata curata dalla commissione diocesana dell’Ufficio famiglia e condivisa con alcune coppie impegnate nella pastorale parrocchiale. Dopo l’individuazione del tema – frutto di una riflessione condivisa con sacerdoti e coppie – si scelgono gli sposi che desiderano preparare le schede del sussidio. Un lavoro di studio in gruppo, poi a livello familiare e poi ancora in gruppo. Alla fine si stende il testo e di questo si occupa direttamente l’Ufficio. “I doni ritrovati” è il titolo del sussidio che raccoglie temi di riflessione destinati, in modo particolare, ai gruppi famiglia parrocchiali. Il testo di 78 pagine in tutto è stato preparato dall’Ufficio di pastorale familiare della diocesi in collaborazione con l’Azione cattolica, per aiutare la riflessione negli incontri in parrocchia. Nel volume c’è molto di quanto ha detto Papa Francesco nelle catechesi delle udienze del mercoledì prima dell’estate. Dalle vostre attività emerge l’importanza per il ricordo di Isa, già membro della Commissione diocesana di pastorale familiare. Un modo per mettere in luce le testimonianze di santità nascoste. Chi era Isa? Perché il suo esempio è così vivo ancora in voi? Isa Veluti è stata un punto di riferimento per diverse coppie della nostra diocesi ma la sua presenza continua nell’azione e nel ricordo di diversi gruppi familiari, di coppie di sposi e non solo. Consigliere comunale di Lodi, ex assessore alla Provincia di Lodi, per anni si era impegnata nel Movimento ecclesiale di impegno culturale e della commissione diocesana per la famiglia. Con il marito Paolo aveva fondato l’associazione “Il Melograno” di Lodi che si occupa di affido familiare. Una donna di grande umanità e di grande fede, un vero e proprio fiume in piena di passione per il Vangelo e per la società. È stata preziosa collaboratrice per la nostra diocesi ed anche un insegnante appassionata ed entusiasta nella trasmissione del sapere, maestra di vita per gli alunni, esigente e nello stesso sempre vicina a ogni studente. Quali sono i prossimi appuntamenti per le famiglie? Stiamo preparando il nuovo sussidio sul tema della misericordia letta in chiave familiare e poi ci sarà la riflessione sui frutti del Sinodo Ordinario con alcuni momenti formativi a livello diocesano. Continuerà il rapporto con i gruppi familiari parrocchiali, la preparazione dei due momenti di spiritualità per le coppie di sposi in Avvento e in Quaresima, gli esercizi spirituali per le coppie di sposi con i figli e abbiamo intenzione di concludere i nuovi percorsi di preparazione al matrimonio. Continueremo i momenti specifici per le famiglie in difficoltà, condividendo ancora il percorso iniziato per sostenere, con il Fondo diocesano, le famiglie che hanno perso il lavoro. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Diocesi di Lodi ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: “Life skills”: strumento per combattere e prevenire le dipendenze nei giovani Papa Francesco: “La Madonna ci fa vedere Gesù. Lei ci apre le porte, sempre!” Famiglia con undici figli insultata sui social: “Dovete avere dei disturbi psicologici!” Lo Spirito Santo “non resiste” alla preghiera: noi preghiamo, Lui viene. Parola del Papa Dilexit nos: perché il Papa ci incoraggia a tornare al Cuore di Gesù? 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