I consigli della psicologa

Stop ai bisticci!

stop

di Giulia Palombo

Una coppia di genitori, preoccupati per i tanti litigi dei propri figli, ci chiede come intervenire in questi casi. Ecco la risposta della psicologa.

Quello tra fratelli è un rapporto molto intenso, caratterizzato da momenti di grande complicità e alleanza e momenti di rivalità pronunciata. Questa dimensione è un’impareggiabile palestra di vita sociale, occasione di apprendimento e sperimentazione delle proprie capacità personali e relazionali.

In molti casi i genitori cercano di gestire le situazioni di conflitto provando ad essere “equi”. Tuttavia, è importante spiegare che equità non significa necessariamente dare a tutti nella stessa misura. I genitori, dunque, hanno il compito di capire cosa è giusto per ciascuno dei figli e approfittare proprio delle situazioni che si creano nella vita quotidiana per cogliere e rispondere ai bisogni dei figli.

Se un bambino presenta atteggiamenti prepotenti e di sopraffazione nei confronti del fratello o della sorella, è importante che il genitore sia pronto a dare limiti, così da proteggere il debole ma anche aiutare chi prevale a tenere sotto controllo la sua rabbia. Questo vale anche per i bambini che adottano forme più sottili di controllo della situazione, come nel caso del fratello o sorella maggiore che vezzeggiano troppo il fratello più piccolo trattandolo come un giocattolo.

Il bambino che viene frenato è automaticamente stimolato a cercare nuovi comportamenti per affermare i propri pensieri e comunicare i propri sentimenti, cercherà strategie più appropriate e arricchirà il proprio vocabolario emotivo, imparando inoltre, il rispetto per se stessi e per gli altri.




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