Verso il Sinodo

Instrumentum laboris: uno sguardo davvero a 360 gradi

Instrumentum laboris

“Uno sguardo davvero a 360 gradi su tutta la carne viva della famiglia, un linguaggio più vicino alla sfida quotidiana di vivere il Vangelo” è il commento di don Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale familiare della Cei, sull’Instrumentum laboris presentato il 23 giugno.

Ancora pochi mesi ci separano dall’inizio del Sinodo di ottobre. Con la pubblicazione dell’Instrumentum laboris la Chiesa universale ha una traccia per orientare la riflessione in questa vigilia trepidante. E le sollecitazioni che suscita il documento sono tante e complesse. «Uno sguardo davvero a 360 gradi su tutta la carne viva della famiglia, un linguaggio più vicino alla sfida quotidiana di vivere il Vangelo – nel quale, secondo don Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale familiare della Cei, ogni nucleo familiare – si può riconoscere». In un’intervista rilasciata al Sir, don Gentili sottolinea come nell’espressione “accompagnamento differenziato delle famiglie” emergano «il linguaggio e la sensibilità di Papa Francesco, entrati nel cuore del popolo e restituiti dalle famiglie ai padri sinodali», mettendo in luce il collegamento con il n.34 della Familiaris Consortio sulla legge della gradualità.

“Accompagnamento” è, per il responsabile dell’Ufficio Cei, la parola chiave in molte situazioni dove sono protagoniste le “famiglie ferite”. Servono «veri e propri progetti pastorali specifici – che coniughino – insieme carità, fatica e verità del Vangelo».




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