Maternità surrogata Bambini in vendita, uteri in affitto e dignità sfrattate Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 23 Giugno 2015 1 commento su Bambini in vendita, uteri in affitto e dignità sfrattate di Gabriele Soliani La salute fisica e psichica di un figlio inizia a germogliare già nel grembo materno. L’atmosfera di amore e di partecipazione che connota il tempo dell’attesa getta le basi – secondo Michel Odent, ginecologo francese – per una vita sana del bambino. Sappiamo bene dall’esperienza e dalla scienza, che c’è una forte relazione tra la madre e il feto umano nell’utero e che questa relazione è fondamentale per la sua futura salute. Michel Odent, noto ginecologo francese pioniere della psicologia prenatale, sostiene che la salute dell’individuo inizia nel grembo materno. Salute in tutti i sensi e non solo fisica. Far nascere il proprio figlio in un’atmosfera di amore, di attesa e di partecipazione è il modo per dargli, da subito, le basi per una vita sana e normale. Ma quale amore potrà mai arrivare al feto da parte di una madre che è pagata per disfarsi di lui per darlo o “regalarlo” ad una coppia omosessuale (o anche etero)? Giuseppina La Delfa, presidente dell’associazione omosessuale Famiglie Arcobaleno, appoggia la pratica del “regalo di neonati” (gestazione per altri) a coppie omosessuali da parte di “madri generose”. Possibile che la vita di un bambino venga ridotta a bene da “regalare” agli amici o “vendere” a coppie omosessuali? Poi nel primo anno di vita grazie al legame di attaccamento con la madre si determinano le nostre capacità di adattamento al pericolo, le scelte affettive, le reazioni ai traumi, la sicurezza di base per tutto l’arco della vita. Quando il bambino percepisce una minaccia nel tentativo di regolare le proprie emozioni negative cerca subito protezione e vicinanza in una persona familiare, che in genere è la madre. Da solo il bambino non potrebbe farcela. Le mamme lo percepiscono immediatamente ed in profondità. Si potrebbe dire che solo la femminilità ne è capace, grazie anche al legame che si è instaurato proprio durante la gravidanza. Strappare un bimbo per darlo a chi ha pagato un “utero in affitto”, darlo a due uomini e impedire ad un bimbo di vivere con la donna-madre è una grave ingiustizia, che lo espone a fattori di rischio e stravolge i legami famigliari. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag maternità surrogata, Utero in affitto ANNUNCIO 1 risposta su “Bambini in vendita, uteri in affitto e dignità sfrattate” No non è possibile, da mamma mi rifiuto categoricamente di pensare che un bambino possa crescere senza l’affetto imprescindibile di una madre! Stiamo davvero stravolgendo l’importanza dell’identità umana, pensando alle persone come oggetti e agli oggetti come persone… Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: “Noi, portate in pellegrinaggio dai santi Martin”: quattro suore si raccontano “Volevo essere pura, ma non ci riuscivo per insicurezza. Poi accadde qualcosa…” Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati: ecco le date della loro canonizzazione Causa di canonizzazione per Carlo Casini? Per Paola Binetti sarebbe segno di speranza “Papà per scelta”: quando il sentimentalismo non lascia posto a un dibattito vero Il compleanno di vostro figlio, una tappa del viaggio della vita Chi è causa del suo mal pianga se stesso? La Vigna di Rachele non la pensa così… “Life skills”: strumento per combattere e prevenire le dipendenze nei giovani Ero ateo, sono sacerdote: mia madre pregava che trovassi la felicità “Prof, perché va a Messa, se insegna scienze?”. 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No non è possibile, da mamma mi rifiuto categoricamente di pensare che un bambino possa crescere senza l’affetto imprescindibile di una madre! Stiamo davvero stravolgendo l’importanza dell’identità umana, pensando alle persone come oggetti e agli oggetti come persone…