L'anniversario

Scienza&Vita compie 10 anni

Scienza & Vita

Si è svolto ieri a Roma il convegno promosso da Scienza&Vita in occasione del decimo anniversario della realtà, che coinvolge credenti e non per formare un pensiero responsabile sul confine sottile che separa progresso scientifico e dignità umana.

«Dieci anni di Scienza & Vita rivissuti in un convegno, che si preannuncia molto partecipato, un appuntamento importante che non vuole essere solo celebrativo, ma rappresentare la tappa di un cammino che continua». Così aveva spiegato – dalle colonne virtuali del sito dell’associazione – Paola Ricci Sindoni, presidente della realtà, che da un decennio opera coinvolgendo credenti e non per la formazione di un pensiero responsabile sul confine sottile che separa progresso scientifico e dignità umana.

Il convegno “Quale scienza per quale vita?”, che si è svolto ieri a Roma, ha visto la partecipazione di Beatrice Lorenzin. Per il Ministro della Salute, è stato fondamentale il contributo dell’associazione su fronti come il nascere e il morire, la disabilità, le relazioni affettive, le neuroscienze, l’etica della ricerca. Ora è necessario, ha spiegato il ministro: «Offrire a tutti garanzie di accessibilità al Sistema Sanitario Nazionale, evitando intollerabili disuguaglianze». Lorenzin ha ricordato il Piano nazionale per la fertilità “Difendi la tua fertilità. Prepara una culla nel tuo futuro”, presentato il 27 maggio, per «affrontare efficacemente il problema dell’emergenza demografica in Italia», dove una coppia su cinque ha difficoltà ad avere un figlio. Nell’occasione, il ministro della Salute ha proposto anche l’estensione del bonus bebè ai primi 5 anni di vita del bambino e una Scuola di specializzazione in medicina della fertilità.

Centrale e approfondita è stata la relazione del cardinale Angelo Bagnasco. Il presidente della Conferenza Episcopale Italiana ha toccato – procedendo a braccio a più riprese – molte e spinose questioni: «Il nostro mandato di cristiani e il vostro di associazione è quello di testimoniare la carità, opponendosi non solo con la teoria ma anche con la condivisione e il sostegno dei più deboli, a quanto deturpa la vita umana e ne oscura la bellezza. È la via da sempre percorsa dai credenti e dalla Chiesa, ma indicata con maggior forza ancora da Papa Francesco, che ci esorta, appunto con le parole e la testimonianza, a difendere e sostenere soprattutto i più piccoli. E il più piccolo – ha concluso il cardinale – è il non nato, il concepito, che non ha né voce né volto, totalmente invisibile».

 




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