Sinodo Una task force per il Sinodo Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 21 Aprile 2015 Nessun commento su Una task force per il Sinodo di PUNTO FAMIGLIA 153 le Diocesi che hanno inviato i questionari compilati, in vista del Sinodo di ottobre. Un’altra cinquantina desidera ancora spedire i propri contributi. Si registra una grande partecipazione: la voce della famiglia arriva sino ai vertici della Chiesa. Una task force in seno alla Cei per “processare” tutte il materiale inviato dalle Diocesi italiane, in risposta al secondo questionario stilato in vista del Sinodo ordinario del prossimo ottobre. Sono 134, per la precisione, le Diocesi che hanno già spedito i propri lavori, ma un’altra cinquantina ne ha annunciato l’invio, sperando in un po’ di tolleranza da parte degli uffici. Per arginare il massiccio afflusso, la Cei ha reclutato come scrutatori membri dell’Ufficio famiglia, di quello catechistico, della pastorale giovanile e di altri Servizi. Un evento storico: le voci della famiglia arrivano direttamente ai vertici della Chiesa. E si tratta di testi in cui prevale spontaneità, immediatezza e semplicità, a differenze delle note giunte in occasione del Sinodo straordinario del 2014, in cui il tono era da “addetti ai lavori”. La fotografia che ne risulta è molto diversa rispetto agli stereotipi mediatici: «Dalla maggior parte delle risposte – osserva don Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio Cei per la pastorale della famiglia – emerge la preoccupazione per il crollo dei matrimoni e per i tassi di natalità, per la difficoltà di spiegare ai nostri giovani la bellezza del “per sempre”, per la confusione che sembra caratterizzare la vita di relazione, segnata da disorientamento e incertezza». Dai dati emersi, il riferimento alla pastorale per i divorziati risposati e per le persone omosessuali non è stringente, così come amplificato dai giornali. L’idea stessa del matrimonio è in crisi: «In troppe occasioni – prosegue don Paolo Gentili – il matrimonio viene considerato un passaggio inutile, forse troppo impegnativo, forse semplicemente troppo costoso in tempi di crisi». La mole di risposte inviate impone comunque un’analisi degli schemi di pastorale familiare e giovanile per «attenuare le posizioni più estreme, trovare sintesi illuminate per inquadrare la verità in una luce di misericordia» conclude il direttore dell’Ufficio Famiglia. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Sinodo sulla Famiglia ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: “Formiche dall’alto”: il trionfo del politicamente corretto Francesco: “Ho fatto da vecchio Papa quello che volevo fare da giovane gesuita” “Poteva abortire prima”: perché non piangiamo ogni vita spezzata, in grembo o fuori? Marta e Maria: le sorelle del Vangelo, amiche di Gesù. Tu a chi somigli di più? Due sposi escono dalla crisi con la Consacrazione a Gesù per Maria Senza umiltà non si trova Dio. Imparando la fede da san Giuseppe Giovanissimi e videogiochi: è giusto che siano liberi di intossicarsi di violenza? Fatima: un viaggio che trasforma Zuppi al Movimento per la Vita: “Un canto più bello delle sirene” Papa in Indonesia. Durante il volo, ai giornalisti: “Grazie della compagnia”