Francesco annuncia un Giubileo straordinario
Bergoglio nel corso del rito penitenziale nella Basilica di San Pietro ha annunciato l’indizione di un Anno Santo della Misericordia, dall’8 dicembre 2015 al 26 novembre 2016. La Chiesa sia “testimone della misericordia”.
«Più è grande il peccato e maggiore dev’essere l’amore che la Chiesa esprime verso coloro che si convertono» con questa premessa papa Francesco ieri, nel corso del rito penitenziale nella Basilica di San Pietro, ha annunciato l’indizione di un Anno Santo della Misericordia, dall’8 dicembre 2015 al 26 novembre 2016, ovvero dalla solennità dell’Immacolata Concezione alla domenica di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo “volto vivo della misericordia del Padre”.
Bergoglio ha spiegato: «Ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della misericordia. È un cammino che inizia con una conversione spirituale. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio. Sarà un Anno Santo della Misericordia. Lo vogliamo vivere alla luce della parola del Signore: “Siate misericordiosi come il Padre”».
L’annuncio era contenuto, con embargo, nella documentazione fornita nel primo pomeriggio di ieri dalla Sala Stampa Vaticana. A 50 anni dalla conclusione del Concilio Vaticano II “la Chiesa troverà la gioia” di riscoprire la misericordia. Parola del vescovo di Roma. La bolla di indizione sarà pubblica il 12 aprile, Domenica della Divina Misericordia. Festa istituita da Giovanni Paolo II, celebrata la domenica dopo Pasqua. La scelta di indire un Anno Santo si pone in continuità con l’episcopato del Papa polacco: la Porta Santa in San Pietro si riaprirà dopo il Giubileo straordinario voluto da Wojtyla nel 1983 per ricordare il 1950° anniversario della Morte e Risurrezione di Cristo e dopo il Grande Giubileo del 2000, ugualmente guidato da Giovanni Paolo II.
Misericordia è un termine caro al vocabolario di papa Francesco. Nell’omelia a braccio nella chiesa di Sant’Anna in Vaticano, quattro giorni dopo la sua elezione, disse: «Il messaggio di Gesù è la misericordia. Per me, lo dico umilmente, è il messaggio più forte del Signore». E sul volo di ritorno dal suo primo viaggio internazionale in Brasile, il 29 luglio 2013, aveva affermato: «Io credo che questo sia il tempo della misericordia». Soltanto lunedì scorso, in una lettera inviata all’Università cattolica argentina, aveva scritto: «La misericordia non è solo un atteggiamento pastorale, ma è la stessa sostanza del Vangelo».
L’annuncio dell’Anno Santo della Misericordia è il frutto di una preghiera costante del Papa che sfocia nell’indizione di un Giubileo straordinario proprio nel giorno del secondo anniversario della sua elezione.
«Nessuno può essere escluso dalla Misericordia di Dio – ha proseguito il Pontefice nel corso dell’omelia – tutti conoscono la strada per accedervi e la Chiesa è la casa che tutti accoglie e nessuno rifiuta. Le sue porte permangono spalancate, perché quanti sono toccati dalla grazia possano trovare la certezza del perdono». Francesco ha poi affidato l’organizzazione del grande momento della vita e della storia della Chiesa Universale al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, «perché possa animarlo come una nuova tappa del cammino della Chiesa nella sua missione di portare ad ogni persona il Vangelo della misericordia».
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