Dispersione scolastica

Scuola Popolare “I Care”, un’iniziativa che genera speranza

Italia al quart’ultimo posto della classifica europea in tema di dispersione scolastica. Anche nella economicamente e socialmente evoluta Milano. Ne hanno discusso ieri a Palazzo Marino, a partire dall’esperienza della Scuola Popolare “I Care”.

Nella graduatoria dei ventisette Paese dell’Unione Europea, l’Italia è al quart’ultimo posto in tema di dispersione scolastica. Una posizione di ritardo che ha pesanti conseguenze su un numero crescente di minori in età scolastica. Questione delicata se il tessuto urbano che fa da cornice è un’area economicamente e socialmente evoluta come quella del capoluogo lombardo.

Fondazione Sicomoro per l’istruzione onlus, l’Ordine dei Padri Barnabiti e Caritas Ambrosiana hanno discusso sul tema, ieri a Palazzo Marino, durante il convegno “Scuole della seconda opportunità. Radici e germogli a Milano”. Alla base dell’evento, l’iniziativa nota come Scuola Popolare “I Care”, una realtà consolidata per il contrasto al fenomeno della dispersione scolastica nei quartieri periferici delle zone 5 e 6 di Milano, con il supporto della Farsi Prossimo onlus.

Ogni anno le due aule milanesi individuate per il progetto accolgono circa 30 ragazzi, non ancora in possesso della licenza media. I ragazzi intraprendono un percorso formativo coadiuvati da educatori professionali, psicologi e pedagogisti. La congregazione dei Padri Barnabiti – che ha istituito la laica Fondazione Sicomoro –  mira ad esportare il modello prima su scala lombarda, poi su tutto il territorio nazionale.

La redazione




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