Vita
In ricordo di Mario Palmaro
Un anno fa, la sera del 9 marzo 2014, dopo una lunga malattia moriva Mario Palmaro, un cristiano militante sul fronte della vita. “Spero nella misericordia del Signore, e nel fatto che altri raccoglieranno parte delle mie aspirazioni e delle mie battaglie, per continuare l’antico duello”.
Docente di bioetica, giornalista e presidente dell’Unione giuristi cattolici di Monza e Brianza, Mario era sposato con Annamaria e aveva quattro figli. La redazione di Punto Famiglia lo aveva intervistato nel 2011 quale presidente del Comitato Verità e Vita, una realtà nata il 28 febbraio 2004 a seguito dell’approvazione della legge 40/2004 sulla fecondazione extracorporea. Idee chiare, azioni concrete, battaglie che combatteva su qualsiasi campo. All’università i ragazzi, dopo una lezione gli dicevano: “Professore, grazie per avermi aperto gli occhi su quest’argomento”. “Non siamo degli idealisti – affermava Palmaro – che rifuggono dalla realtà concreta con cui ci si misura in politica, però siamo anche convinti che quando si diventa una minoranza, e il popolo e la cultura della vita sono una minoranza, non si può attenuare la proclamazione della verità. È importante che si continui ad affermare tutte intere le verità sulla vita: quindi no all’aborto procurato, no alla legalizzazione della fecondazione artificiale, in tutte le sue forme, sia eterologa che omologa, no alla legalizzazione dell’eutanasia e del testamento biologico”. Il tutto condito da una fede rocciosa, una fede che diventa più forte nell’ora della prova: “Alle volte mi immagino la mia casa, il mio studio vuoto, e la vita che in essa continua anche se io non ci sono più. È una scena che fa male, ma estremamente realistica: mi fa capire che sono, e sono stato, un servo inutile, e che tutti i libri che ho scritto, le conferenze, gli articoli, non sono che paglia. Ma spero nella misericordia del Signore, e nel fatto che altri raccoglieranno parte delle mie aspirazioni e delle mie battaglie, per continuare l’antico duello”.
Per leggere l’intervista completa pubblicata su Punto Famiglia: https://www.puntofamiglia.net/puntofamiglia/2011/03/23/proclamare-la-verita-della-vita/
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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
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