CORRISPONDENZA FAMILIARE
Il compleanno di vostro figlio, una tappa del viaggio della vita
18 Novembre 2024
La famiglia non è una somma di individui ma una comunità in cui ciascuno fa la sua parte per il bene comune. Genitori e figli sono alleati. E la parte dei figli cresce proprio in ragione della loro progressiva maturazione. Diventare grandi non significa aumentare le pretese ma partecipare più attivamente alla storia comune. Libertà senza responsabilità genera individui preoccupati solo di se stessi. Sviluppare il senso della responsabilità significa far maturare persone che imparano a vivere in relazione con gli altri. Tutto questo s’impara in famiglia.
Cari amici,
Il compleanno del figlio è in primo luogo la festa della maternità, senza nulla togliere al padre, mi pare di poter dare la precedenza alla mamma che ha portato in grembo e ha custodito con amore, lei per prima ha sentito il bimbo crescere e palpitare dentro di lei… per questo scrivo a Giulia, anche se il messaggio è rivolto ad entrambi. Il vostro primo figlio… immagino la trepidazione e le paure… e poi la corsa verso l’ospedale e… appare la vita, una nuova creatura viene alla luce e inizia una nuova avventura… Sono passati diversi anni ma una mamma non dimentica nessun dettaglio di quell’esperienza e di tutto quello che è avvenuto dopo il parto e negli anni successivi.
Preparare una festicciola per lui e i suoi amici è cosa normale e certamente utile. Ma non basta. Il compleanno vi offre l’occasione per raccontargli qualche frammento di quel suo venire alla luce e di alcuni episodi della sua infanzia. Aiutatelo a prendere coscienza che ogni compleanno è diverso dall’altro anche se è una tappa di quell’unico viaggio che si chiama vita. Anche se lo avete fatto altre volte, non è mai inutile dirgli che lo amate e che può sempre contare su di voi. I figli lo sanno eppure hanno bisogno di sentirselo dire. Li aiuta ad affrontare la vita e a contenere l’inevitabile insicurezza che accompagna il viaggio verso l’ignoto.
Il vostro bambino è diventato un ragazzo che inizia a cercare la sua autonomia, prende gradualmente le distanze da voi. È un processo naturale ma deve essere saggiamente orientato. Acquisire la giusta autonomia è uno dei pilastri della crescita personale, aiuta a sviluppare il senso della libertà e della responsabilità. La famiglia tuttavia non è una somma di individui ma una comunità in cui ciascuno fa la sua parte per il bene comune. Genitori e figli sono alleati. E la parte dei figli cresce proprio in ragione della loro progressiva maturazione. Diventare grandi non significa aumentare le pretese ma partecipare più attivamente alla storia comune. Un’accresciuta libertà senza una corrispondente responsabilità genera individui, preoccupati solo di sé stessi. Sviluppare il senso della responsabilità significa far maturare persone che imparano a vivere in relazione con gli altri. Tutto questo s’impara in famiglia.
Leggi anche: Quando i figli si allontanano dalla fede…
Mi raccomando, non vi stancate di pregare ogni giorno per lui perché cresca “in età, sapienza e grazia”. Ogni giorno, quando rinnovate la vostra preghiera di affidamento alla Vergine Maria, pregate anche per lui, in modo particolare quando dite:
“Tu forma in me con materna bontà in questo giorno,
una vita nuova, la vita del tuo Gesù”.
Grazie per la bella testimonianza, chiedo al Signore di continuare ad accompagnarvi con la sua benedizione. Vi abbraccio
don Silvio
Caro padre,
Come sempre grazie per la tua presenza e la tua tenerezza. Ogni figlio è un essere speciale, ma come sapientemente dici, ogni anno vivere il compleanno di Antonello è come fare memoria di tutte le nostre prime volte. La sua vita è il nostro primo tabernacolo d’amore, è la nostra nascita a persone nuove, con lui siamo diventati genitori, una dimensione che non conoscevamo ma che ci ha insegnato cosa vuol dire amare davvero. Lui è le nostre prime vittorie, ma anche i nostri primi fallimenti, quelli che fanno più male… ma anche quelli di fronte ai quali abbiamo imparato a rimanere in ginocchio davanti a Dio.
A Lui chiediamo la forza di essere buoni genitori, di saper testimoniare l’infinita grandezza di Dio….talvolta mi sembra così difficile! Proprio con lui che attraversa una età delicata. Sta facendo fatica a ricominciare il cammino in comunità anche se più volte non ha esitato a testimoniare la sua fede ai suoi amici di classe. Siamo così fieri di lui. Prega con noi perché possa conservare tutta la sua purezza.
Giulia e Alberto
Cari amici,
accompagnare il cammino degli sposi per me significa anche condividere il compito e la fatica genitoriale, sono due parti inscindibili di una stessa missione. La vita nuziale presenta talvolta delle spine che fanno male, niente a che vedere con la sofferenza che accompagna il ministero genitoriale. Lascio da parte il capitolo della salute, che comporta apprensioni ed ansie difficili da gestire. Mi riferisco solo alle preoccupazioni educative che non raramente mettono in crisi anche i genitori più avveduti. Diversi anni fa Papa Benedetto XVI ha parlato di una vera e propria “emergenza educativa”. E Papa Francesco ha voluto dedicare al tema genitoriale un intero capitolo di Amoris laetitia, il documento in cui annuncia con parole nuove il Vangelo dell’amore e del matrimonio
Le difficoltà che oggi sperimentate sono piccola cosa rispetto a quelle che dovrete affrontare negli anni a venire. Non vi scoraggiate e siate umili, accettate anche i vostri limiti. Ricordate una cosa: voi siete per i vostri figli la scala di Giacobbe, la vostra vita deve parlare del Cielo e lasciare sempre intravedere la presenza di un Dio amorevole e provvidente. Non basta ma è la premessa per mostrare la bellezza e la fecondità della fede e dare ai figli buoni e solidi motivi per fare alleanza con il Signore Gesù. È quello che vi auguro e vi assicuro che il mio augurio diventa preghiera.
In Gesù l’unico e buon Pastore
Don Silvio
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Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
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