BRICIOLE DI VANGELO

1 Ottobre 2024

Le scelte di Teresa

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11,25-30)
In quel tempo Gesù disse: “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero”.

Il commento

… hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli” (11,25). Gesù rende lode al Padre perché ha scelto di confidare ai piccoli quelle parole che la ragione non può conoscere, quelle che svelano il segreto della vita. I piccoli del Vangelo sono quelli che ancora non parlano, non sanno nulla e proprio per questo si lasciano istruire da Dio. La piccolezza intreccia umiltà e docilità. Solo quelli che si fanno piccoli possono comprendere le parole misteriose che Dio semina nel cuore. Farsi piccoli significa fare spazio a Dio, dargli sempre più spazio fino a dire: “Eccomi, guidami Tu, conducimi dove vuoi Tu”. Solo allora tutto s’illumina…

Teresa di Lisieux ha fatto della piccolezza la sua veste abituale, la sua testimonianza e le sue parole indicano con chiarezza i sentieri da percorrere. Mi limito a ricordare tre scelte fondamentali. In primo luogo la Santa carmelitana riconosce e contempla la piccolezza di Dio nella presenza eucaristica: “Non posso temere un Dio che per me si è fatto così piccolo…”, scrive nel suo ultimo biglietto (LT 266). Se vogliamo incontrare quel Dio che si è fatto piccolo, dobbiamo acquisire i suoi stessi sentimenti (Fil 2,4). Dobbiamo perciò rinnegare l’istintivo desiderio di avere i primi posti e imparare a servire con umiltà e nel nascondimento. Teresa scrive alla sorella Celina: “Prendiamoci per mano, sorellina diletta, e corriamo verso l’ultimo posto… nessuno verrà a contendercelo!” (LT 243). E infine, terza scelta ma non meno importante, la Santa invita a non cadere nella trappola del giudizio ma guardare tutti con la stessa benevolenza di Dio. All’inizio della sua vocazione adotta come figlio un criminale condannato a morte per triplice omicidio; negli ultimi mesi della sua vita terrena si trova immersa nella più grande oscurità interiore e si sente chiamata a sedere alla tavola dei peccatori. Nel solco di questa esperienza oggi chiediamo la grazia di non avere altra ambizione se non quella di amare e servire.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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