24 Luglio 2024

Volontari per la famiglia e per la vita: un piccolo viaggio nella vita di un’associazione

Ho accolto, nel maggio del 2023, la responsabilità della presidenza della Federazione Progetto Famiglia, opera sociale del movimento Fraternità di Emmaus, non perché mi sentivo in grado, né per colmare un vuoto ma unicamente perché sapevo di non essere sola. Sapevo di poter contare non solo sull’aiuto concreto e materiale dei fratelli che compongono il direttivo di Federazione ma su una vera e profonda condivisione, di pensieri, idee, strategie, opere. Sapevo di poter contare sui legami.

I legami tra di noi sono vincoli. Non funi che stringono ma doni, vincoli tra chi dona e chi riceve. Avviene quello che succede in chimica. Gli atomi formano legami perdendo, acquistando o mettendo in comune un numero sufficiente di elettroni, in modo da raggiungere, se possibile la configurazione elettronica dei gas nobili. Anche noi per stare insieme e nei direttivi continuamente lo sperimentiamo dobbiamo perdere qualcosa di noi per fare spazio all’altro. Perdere… perdere tempo, convinzioni, certezze, soldi. Perdere per acquistare unità.

C’è sempre una grande ricchezza nella vita associativa, una ricchezza spesso nascosta di cui rendere lode, una bellezza che è racchiusa nei dettagli. Lo faccio a partire dagli appunti di questi mesi che ho trascritto qua e là nel mio diario:

Luglio: è mattina, arrivo di corsa alla Cittadella della Carità “Don Enrico Smaldone”, ho tante cose da fare prima della chiusura estiva. Nel piazzale c’è una delle nostre educatrici dell’Oasi Smaldone insieme alla piccola S, e a C. un bambino paffuto e roseo con degli occhi luminosi nella carrozzina. All’arrivo dell’auto lei si precipita a radunarli presto intorno a sé… mi avvicino, mi sorride e mi dice: Li faccio giocare un po’ al sole prima che diventi più forte. Fa bene stare all’aria aperta. Non le avevo chiesto nulla, lei così giovane mi ha manifestato tutto l’affetto materno di una donna.

Maggio: è sera, il piazzale è al buio, c’è solo una luce accesa. Proviene dalla dispensa di Progetto Famiglia Vita. Mi affaccio incuriosita. Ci sono Luciana, Maria, Angela…e qualche altro nelle stanze. Cosa fate? È la notte bianca della dispensa, mettiamo a posto e cataloghiamo tutto quello che serve. Pensavo di essere stanca della giornata e di meritare il riposo ma poi guardando queste sorelle ho pensato: e loro? Chissà quante cose hanno fatto prima di essere qui stasera…

21 dicembre: arrivo alla Cittadella dopo lo scambio di auguri tra il vescovo e i giornalisti e parcheggio davanti alla dispensa, c’è una donna con il velo e una bambina bellissima che è scesa dalla carrozzina per fare spazio ai pacchi. Mi avvicino per chiedere il suo nome e scambio due parole con la madre. Ad un certo punto questa donna prende il suo telefonino e mi mostra una foto, è di Angela, una delle nostre responsabili. Mi dice: La conosci? Ed io: Sì certo. Lei è un angelo per me, mi ha dato i regali di Natale per i miei figli. Giocattoli in buone condizioni incartati accuratamente…Prendo i biscotti che mi sono stati regalati all’incontro e li porgo alla bambina. In un attimo mi si avvinghia e mi bacia. Continuiamo a salutarci fino a che li perdo dalla vista… 

Dicembre: settimana di Natale. Arrivo in redazione insieme a Giovanni, vestito con gli abiti da lavoro. Sono le nove. Francesco, un altro responsabile, lo sta già aspettando in presidenza. Fa freddissimo. Cerco di far partire il loro condizionatore inutilmente ma a loro interessa poco. Devono organizzare il prossimo viaggio in Africa, discutono, fanno conti. Nonostante la porta chiusa posso sentirli da lontano. Sono le 13, usciamo insieme…Ore e ore a programmare il Bene.

Settembre: sto andando nell’ufficio di Stefania, una delle nostre operatrici. Nel corridoio incontro Peppe dell’amministrazione con la mascherina. Mi dice che avremmo bisogno di una grande memoria esterna per mettere in rete tutti i documenti. Gli dico che va bene e se sia disponibile ad occuparsene. E lui ha già fatto preventivi e interpellato il fornitore: discreta e preziosa presenza che con la sua bella voce quando arriva e quando va via saluta tutti con affetto.

Dicembre: abbiamo organizzato una festa con i bambini delle Oasi e i figli delle famiglie che assistiamo al Castello Doria della nostra città. Quando arrivano, la loro gioia ci contagia tutti. Tra loro ci sono due fratellini con i loro genitori. Uno dei bambini, tre anni, fa fatica a salire le scale. Lo aiuto ma i suoi movimenti mi sembrano strani. Dopo un po’ Angela si avvicina e mi dice che questo bambino ha un grave tumore. Sono atterrita mentre lo vedo giocare. Forse attirato dal mio sguardo si avvicina e mi dice che il regalo che gli è capitato non gli piace, lui vuole Spiderman che sta nell’espositore giocattoli che Hasbro ha inviato a Progetto Famiglia. Non si potrebbe fare, sono lì solo per lo sponsor. Ma chi se ne frega, scavalco la corda e vado a prenderglielo. La madre si commuove e anche io.

Di queste piccole e grandi gioie è fatta la vita di un’associazione, della Federazione Progetto Famiglia.



Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.

Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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