BRICIOLE DI VANGELO

6 Luglio 2024

Custodire la gioia

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 9,14-17)
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno.
Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».

Il commento

Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?” (9,15). Una risposta geniale! Gesù riconosce che il digiuno fa parte dell’esperienza religiosa e come tale deve essere custodito; ma, a suo giudizio, deve vissuto nella cornice della festa. L’uomo non può giungere all’incontro con Dio senza un cammino di purificazione. E tuttavia, va detto con chiarezza che il punto di partenza non è il digiuno ma la festa. Se il desiderio di fare alleanza con Dio riempie il cuore, malgrado le inevitabili lacune che appartengono alla fragilità della condizione umana, avremo la forza di accettare anche il cammino di purificazione. Il digiuno ha un valore pedagogico, è solo uno degli elementi del cammino di fede, sollecita e favorisce il distacco da sé stessi. La parola di Gesù è luminosa, come sempre, ma anche carica di realismo: “Verranno giorni in cui lo sposo sarà strappato da loro e allora digiuneranno” (9,15).  L’annuncio della festa non esclude il tempo del dolore, quello in cui la gioia tanto desiderata sembra allontanarsi, lasciando ferite e delusioni. Ma se non avessimo gustato, sia pure imperfettamente, la gioia che nasce dello stare con Cristo, non avremo la forza di affrontare i giorni del dolore. In questo modo anche la croce, in tutte le sue diverse forme, diventa parte della festa nuziale, purifica il cuore da ogni umana attesa e ci fa vivere con più matura consapevolezza l’alleanza nuziale. Vivere la croce come un tassello del mosaico nuziale significa fare di ogni evento un’esperienza luminosa, una tappa del nostro quotidiano cammino di santificazione.

Il cristianesimo fa della vita una festa nuziale: è questo l’annuncio che oggi risuona. Questa certezza, che dovrebbe sempre accompagnare tutta la vita, purtroppo scompare spesso e volentieri, soffocata dai molteplici problemi che la vita riserva. Oggi chiediamo la grazia di custodire e manifestare la gioia della fede per rischiarare le ombre e orientare il cammino verso la meta ultima.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.