In queste ore tanti giovani stanno affrontando la tappa della maturità. Vorrei condividere la lettera scritta a mio nipote in occasione del suo diciottesimo anno di età, pochi mesi prima dell’esame liceale che sta affrontando in questi giorni.
Dolcissimo tesoro mio, sono molto felice di poter condividere il giorno del tuo diciottesimo compleanno insieme a te. È una tappa importante e decisiva della tua crescita ed è bene festeggiarla e condividerla con le persone a te più care.
So che in questa fase della tua vita fai fatica a vedere l’importanza della famiglia. Ora tutte le tue energie sono proiettate all’esterno: gli amici, la scuola, la fidanzata, i progetti futuri…ma è bene che tu ricordi al tuo cuore che tutte queste cose sono possibili nella misura in cui ci sono dei genitori che ti sostengono, che ti amano e che desiderano per te solo il meglio. E poi ci siamo noi, la tua famiglia, gli zii sui quali potrai sempre contare.
Guido, tesoro mio, non disperdere mai l’immensa ricchezza che viene dalla famiglia. In tutte le fasi della vita è proprio la famiglia a sostenerci e a farci sentire al sicuro da ogni tempesta e da ogni difficoltà. Abbi un cuore sempre aperto e generoso, sii curioso. Non ti accontentare di vivacchiare. Mordi piuttosto la vita, guarda al futuro con speranza. Credi nelle tue capacità e nei doni che il buon Dio ti ha ricolmato. Sii sempre riconoscente. Non c’è al mondo cosa più brutta del menefreghismo e dell’indifferenza.
Noi non siamo isole, non siamo meteore che vagano da sole nello spazio. Siamo stati creati per essere in relazione. Relazioni sane, che ci fanno crescere e ci fanno maturare. Allo stesso tempo è importante sempre custodire le proprie idee, credere in qualcosa di grande, non piegarsi al “così fanno tutti”.
Sono certa che farai grandi cose ma soprattutto io per te desidero e ti auguro in questo giorno di essere felice. La felicità oggi è molto travisata. Tanti pensano che consista nella ricchezza, nell’avere una bella automobile, una fantastica moto, un conto in banca… ma la felicità non la danno le cose. Soltanto le persone ci rendono felici. Solo amando saremo felici. Innanzitutto, noi stessi. Dobbiamo amarci ed accoglierci sempre. Anche nei nostri difetti. Poi amando la famiglia, gli amici, le persone a cui abbiamo dato fiducia e non alla fine, piuttosto al principio, Dio. Il Creatore. Niente di tutto ciò che amiamo esisterebbe senza di lui. Abbi sempre verso il Signore un grande amore e un’immensa riconoscenza. Non allontanarti mai da Lui.
Lo so questa lettera ti potrà sembrare la predica di una vecchia nostalgica ma questa pesante zia ti vuole davvero molto bene e prega per te e ti vuole semplicemente dire che è fiera di te. Comincia per te il tempo della fatica, del capire, della sgomitata nel mondo per cercare il tuo posto. È normale avere un po’ di paura. Ricordo le lacrime di Luca la sera prima di partire per Torino. Bisogna avere paura. L’importante è non lasciarsi sopraffare, non rinunciare. Lottare per ciò che si desidera e per ciò che è Bene. Io ti sarò sempre accanto, con il mio affetto e l’incoraggiamento sincero.
Tua zia
Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.
Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!
Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia
Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
Lascia un commento