15 Giugno 2024

Cosa significa lasciare un figlio libero di fare le sue esperienze?

Si fa un uso sempre più frequente nella cultura di oggi del termine libertà. Io direi che c’è un abuso. Nella mia esperienza incontro molti genitori preoccupati per il futuro e la crescita dei loro figli e convinti che “per diventare adulti devono fare le loro esperienze”. Con questa massima di saggezza spesso non si rendono conto che includono anche esperienze negative. “Servono per irrobustirli”. Sono d’accordo fino ad un certo punto. Il lavoro educativo passa attraverso la libertà ma ha anche bisogno di autorevolezza e di divieti.

Non sono affatto convinta che vivere tutte le esperienze faccia bene allo sviluppo di un ragazzo. Prendiamo in esame gli impulsi sessuali che nell’adolescenza si avvertono con molta enfasi. Cosa significa lasciare un figlio libero di fare le sue esperienze? Significa essere libero sessualmente di lasciare campo libero alla emotività e agli istinti del corpo ogni qualvolta si crea un’occasione? Questo per me significa due cose: in primo luogo che, come genitore, mi sottraggo al dovere di educare mio figlio alla piena realizzazione e maturità della sua affettività e del rapporto con il proprio corpo; in secondo luogo, che sottopongo mio figlio al rischio di vivere quasi sicuramente esperienze negative.

Ho parlato negli anni con tanti giovani che hanno avuto rapporti sessuali eccessivamente precoci spinti dal desiderio di emulare gli amici o facendo seguito ai loro istinti. Non è stato affatto un bene per loro. Tutt’altro. Senza nessuna differenza tra maschi e femmine. La maturità corporea non coincide con quella affettiva e interiore. È un dato di una semplicità assoluta; eppure, noi genitori lo ignoriamo o preferiamo ignorarlo. C’è un vuoto educativo imperdonabile.

È inquietante notare quanto i genitori siano impegnati a promuovere la crescita intellettuale dei loro figli ad investire energie e fondi per formare personalità cognitivamente evolute ma infantili sul piano affettivo. Il mondo degli affetti invece richiede di essere formato, di essere plasmato da un lavoro educativo costante e presente non meno lungo e impegnativo di quello richiesto per la formazione delle menti e delle cognizioni. Il rischio è di avere dei figli intellettivamente preparatissimi ma affettivamente acerbi dove sono le emozioni a far da padrone, dirigendo scelte e spesso anche le relazioni con gli altri verso il raggiungimento solo dei propri bisogni o desideri.

Una adeguata formazione affettiva conduce un figlio alla piena realizzazione umana e ad una sana relazione con l’altro. Nell’esperienza affettiva si può anche rinunciare al piacere, si può anche soffrire per il bene dell’altro (esperienza del sacrificio di sé, del perdono dei torti subiti…). La prospettiva secondo cui leggere l’esperienza affettiva e sessuale è molto diversa se fa perno sulla dimensione emotiva o affettiva in senso pieno. Tutto questo chi lo dice, chi lo insegna, chi lo trasmette ai nostri figli? Difficile? Certamente sì. Ecco perché dovremmo cercare alleati in quest’opera e investire tempo ed energie. Il prezzo è la felicità dei nostri ragazzi.



Il Caffè sospeso...
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Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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