12 Giugno 2024

Genitori di un santo

A quattro anni dalla sua beatificazione, arriva la notizia della canonizzazione di Carlo Acutis, un innamorato di Dio che con la sua breve ma intensa vita ha mostrato a tutti il grande valore dell’Eucaristia, frammento di Cielo. Quando penso a lui, il mio pensiero va sempre anche ai suoi genitori che hanno avuto la grazia di vedere il loro figlio innalzato sul moggio per fare luce a tanti giovani scoraggiati e delusi, per rinvigorire la fede dei tiepidi e riportare nella Chiesa il vento nuovo e pulito della giovinezza.

Non è la prima volta che un genitore abbia assistito alla canonizzazione di un figlio. È accaduto in passato, prima alla mamma di Santa Maria Goretti e poi ai genitori della Beata Chiara Luce Badano. Assunta, madre di Maria Goretti, uccisa a soli 11 anni, assistette prima alla beatificazione della figlia avvenuta nel 1947 presso il Santuario della Madonna delle Grazie a Nettuno e poi alla canonizzazione in piazza San Pietro a Roma, il 24 giugno 1950 da papa Pio XII. Maria Teresa e Ruggero, genitori di Chiara Luce Badano erano presenti alla beatificazione di Chiara, morta a 19 anni, avvenuta il 25 settembre 2010 presso il Santuario del Divino Amore a Roma.

Tutto questo ha un sapore particolare. Nel caso poi della famiglia Acutis, rispetto a quella per esempio di Chiara Luce Badano dove i genitori già facevano un intenso cammino di fede e alla luce di questa spiritualità crebbe la piccola Chiara Luce, Andrea e Antonia, i genitori di Carlo, vivevano una fede molto convenzionale, fatta di pochi ed essenziali appuntamenti con Dio. Carlo diventa allora per la mamma e il papà il primo testimone della fede.

Racconta la mamma: “Già all’età di quattro anni aveva maturato una grande pietà: chiedeva di visitare le chiese, facevamo passeggiate per raccogliere fiorellini da portare a Gesù e alla Madonna, aveva una predisposizione per la lettura della vita dei santi, gli piaceva leggere la Bibbia. E poi, anche chiedendo a dei sacerdoti, avevamo intuito che potesse avere una vocazione sacerdotale, perché già da piccolo giocava a celebrare la Messa. Ma non solo, era un giovane davvero speciale: mai un lamento, un capriccio, una parola negativa nei confronti degli altri. Aiutava i domestici in casa, in particolare ricordo che aiutava una donna di servizio a stirare per permetterle di tornare presto da sua figlia piccola”.

I genitori cominciano a scorgere in quel figlio, che all’età di sette anni volle fortemente ricevere la Prima Comunione per non separarsene più ogni giorno, la luce di Dio. E cominciano anche loro insieme a lui e poi più marcatamente dopo la sua morte, un intenso cammino di fede. Commossi hanno assistito alla sua beatificazione e tra non molto anche alla sua canonizzazione. Quel figlio è diventato di tutti quelli che in lui trovano un’indicazione sicura per tornare a Dio. Un nuovo parto, un nuovo modo di essere genitori. Anche questo fa parte di quel mistero che vive con noi e in mezzo a noi.



Il Caffè sospeso...
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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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