15 Maggio 2024

Io e la mia bambina

Nel giro di 24 ore scoprire di aspettare un bambino, dopo averlo cercato per due anni e il giorno successivo di avere un tumore. È quello che è accaduto ad Anna Niespolo, una ragazza di 34 anni di Napoli, ma trasferitasi ad Imola da venti.

Anna ha un marito, Gianluca, anche lui originario di Napoli, una casa, un lavoro che ama, quello di parrucchiera, e un figlio, Marco, di sei anni. Ogni anno si sottopone ai controlli previsti. Il primo allarme che qualcosa stava cambiando scatta a fine febbraio 2023: «Fu mio marito Giancarlo ad accorgersi che un nodulo si era ingrandito, così iniziai la trafila per sostenere degli esami più accurati. Ma questa volta nemmeno una mammografia escluse del tutto che si trattava di un nodulo maligno. Per di più, da un mese all’altro, lo avvertii di dimensioni raddoppiate. Così, presso l’ospedale di Imola, in seguito a una biopsia, il 30 luglio scorso, mi diagnosticarono il tumore al seno sinistro. Anzi, in realtà, i tumori erano due: uno più piccolo, l’altro più grande».

Appena 24 ore prima, il test di gravidanza era risultato positivo. «Ricordo che quando ho comunicato questa novità alla dottoressa che mi seguiva, fu presa letteralmente dallo sconforto. Avrei avuto subito bisogno di una risonanza, mi disse. Ma già questo metteva a rischio la vita del feto. Per questo rifiutai. E anche se tutti mi ripetevano che la mia vita era più importante, io non presi mai in considerazione l’ipotesi di interrompere la gravidanza per facilitare le cure. Così, con questa consapevolezza, il 12 ottobre scorso, vengo operata e mi asportano tutto il seno sinistro. E a novembre inizio il primo ciclo di chemioterapia che, però, non passa per la placenta. Quindi, mi fa perdere i capelli, ma non intacca la salute del bimbo che ho in grembo. Una bimba, anzi. Perché, tra una chemio e l’altra, scopro che aspetto una bambina».

Anna in questi mesi ha superato tanti momenti difficili e ha maturato una capacità stupefacente nel raccontare con calma e serenità la sua dolce attesa e, contemporaneamente, il suo cancro attraverso TikTok conquistando la fiducia anche di altre donne nella sua stessa condizione: «Siamo almeno una decina, tutte incinte e malate oncologiche, tutte che abbiamo scelto di portare a termine le nostre gravidanze anche a costo di mettere a repentaglio la nostra salute. Il nostro è un dialogo franco, schietto. A volte anche divertente. Ci supportiamo a vicenda. È uno scambio di energia positiva».

La sua Ariel è nata il 7 marzo scorso. Anna continua la sua lotta. È una guerriera che ha scelto semplicemente la vita.



Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.

Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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