Spiritualità coniugale Spiritualità coniugale e familiare: cosa portiamo della Settimana nazionale in Sicilia Autore articolo Di Cecilia Galatolo Data dell'articolo 3 Maggio 2024 Nessun commento su Spiritualità coniugale e familiare: cosa portiamo della Settimana nazionale in Sicilia di Cecilia Galatolo Abbiamo intervistato una coppia di sposi, Assunta e Piero Del Bene – referenti della Pastorale familiare della Campania – che ha preso parte, dal 25 al 28 aprile 2024 ad Altavilla Milicia (PA) in Sicilia, alla venticinquesima edizione della Settimana nazionale di studi sulla spiritualità coniugale e familiare. “Ci portiamo a casa delle riflessioni profonde, arricchenti, e anche l’aver avuto un confronto e fatto comunione con altre persone che credono nella pastorale familiare…”. Settimane nazionali di studi sulla spiritualità coniugale e familiare. Chi le organizza e quale è il loro scopo? Queste settimane sono organizzate dall’Ufficio nazionale della CEI per la Pastorale Familiare. La prima fu organizzata presso la struttura “Mondo migliore” a Rocca di Papa anche per volere dell’allora responsabile nazionale, don Renzo Bonetti. C’erano, ed in parte sussistono ancora, dubbi sulla consistenza della spiritualità, considerata allora come qualcosa di tipicamente sacerdotale o riservato a consacrati speciali. La risposta in questi anni è stata, invece, di ben diverso tenore. Chi ha vissuto almeno una volta l’esperienza resta colpito dalla vivacità di una fetta di Chiesa, con figli anche numerosi, a carico che si interroga sul proprio essere chiesa come famiglia. Nel corso degli anni i temi hanno esplorato ciò che la Chiesa ha vissuto e vive. Le prime tre edizioni, negli anni della preparazione al Grande Giubileo del 2000, si interrogarono sul Padre, sul Figlio e sullo Spirito Santo. Noi partecipammo a quest’ultima essendo ancora fidanzati. Mancavano due mesi al nostro matrimonio. Fu una preparazione importante che non abbiamo ancora dimenticato. Negli ultimi anni la Spiritualità ha lasciato maggiormente spazio alla Pastorale e ai suoi temi. L’anno scorso e quest’anno si è affrontato il tema della corresponsabilità tra il sacramento dell’ordine e quello del matrimonio. “Di fronte all’altro” è stato il titolo. Le settimane sono aperte a tutti. Tuttavia, la maggior parte dei partecipanti sono operatori più o meno consapevoli del loro essere famiglia nello stile del “discepolo missionario”, come è stato ribadito. Cosa vi portate di questa esperienza? Un nuovo significato della vita “nascosta” nelle famiglie. Ci abbiamo sempre pensato, ovviamente. Tuttavia, la relazione tenuta da don Vito Impellizzeri dedicata ad un certo lessico familiare per così dire “Gesuano” ha inciso molto nel nostro modo di intendere la fede e la vita familiare nella fede. Egli ha cercato di mostrarci come le scelte e le azioni fatte dal Gesù pubblico nascano da ciò che ha “imparato” nella vita di casa sua. Per aiutarci a capire cosa intendesse ci ha posto una domanda: quando a Gesù portano l’adultera per lapidarla, è possibile che per la testa gli sia passato il ricordo di ciò che avrebbe vissuto la madre se Giuseppe non avesse scelto di non ripudiarla al tempo dell’annuncio dell’angelo? Cosicché, l’insegnamento di Gesù è divino ma, allo stesso tempo, anche recante la carnalità della sua storia a Nazaret. Molti episodi della predicazione di Gesù sono passibili di una simile lettura. Riportato a noi, questo dona una grande dignità alle cose che affrontiamo nelle nostre case e a come lo facciamo. Portiamo a casa anche le testimonianze dei martiri per la fede siciliani che hanno saputo incarnare la sequela di Cristo sia nell’ambito ecclesiale che pubblico, sociale. Dalla Chiesa, Falcone, Borsellino, Livatino, Padre Pino Puglisi hanno tratto ispirazione e coraggio per la propria azione proprio da ciò che hanno imparato a casa. Le prove portate per queste affermazioni sono sembrate valide. La testimonianza dei martiri è un dono che bisogna fare ai fratelli nella fede. Ci portiamo anche l’aver avuto un confronto e fatto comunione con altre persone che credono nella pastorale familiare. Siamo ancora pochi, purtroppo: anche se a parole tutti usano espressioni come “Chiesa, famiglia di famiglie”, c’è ancora tanto da fare. Leggi anche: Il valore della preghiera del Rosario in famiglia e nella vita dei santi (puntofamiglia.net) Quali criticità sono emerse per le famiglie di oggi? I discorsi fatti hanno riguardato le sfide viste in positivo. È stato un convegno volto a guardare il buono che c’è. Le criticità sono davanti agli occhi di tutti, quotidianamente. Sono note. Dipendono dai tempi che viviamo, così poco propensi alla relazione d’amore e così segnati dalla necessità della performance sociale, obbligati da tempi e ritmi disumani. I partecipanti sono stati protesi a riguadagnare il tempo della fraternità al di là delle costrizioni. Non ci siamo tanto soffermati sulle criticità. Abbiamo esplorato le vie della luce, offerte dalla fede, abitata da competenze umane, vissute e apprese per amore. L’obiettivo di ogni azione svolta per e con fede è far rinascere l’altro, ridargli la vita che gli viene sottratta. Non perseguendo la propria felicità ma quella dell’altro, chiunque egli sia. E ciò in ambito clericale e sociale. Si tratta di una ministerialità che noi cristiani abbiamo nei confronti del mondo. A vostro avviso, qual è lo specifico della spiritualità coniugale? Bella domanda! Queste settimane esistono anche per rispondervi. Tentare di dare una definizione è difficile, perché “famiglia” è diversità di situazioni, vite, vicende, contesti, condizioni. Cosa le accomuna? Potremmo dire che è un cammino che passa per la quotidianità di coppia e di famiglia, per la sessualità, la genitorialità e l’educazione dei figli, per il perdono e il dialogo, per l’Eucaristia celebrata e vissuta. Il fondamento della vita spirituale degli sposi è la sacramentalità del matrimonio che nasce da uno specifico disegno di Dio: “Sacramento primordiale” come amava definirlo Giovanni Paolo II. Con il sacramento il matrimonio e la famiglia non sono più semplice realtà naturale che deve essere regolata dalla giurisprudenza, ma diventano luogo di esperienza della fede. Papa Francesco la definisce così in Amoris Laetitia: «La spiritualità dell’amore familiare è fatta di migliaia di gesti reali e concreti. In questa varietà di doni e di incontri che fanno maturare la comunione, Dio ha la propria dimora. (…) è un vero cammino di santificazione nella vita ordinaria … perché è una profonda esperienza spirituale contemplare ogni persona cara con gli occhi di Dio e riconoscere Cristo in lei. Si può essere pienamente presenti davanti all’altro se ci si dona senza un perché, dimenticando tutto quello che c’è intorno. Così la persona amata merita tutta l’attenzione». San Bernardo racchiudeva il tutto nella frase “Amo perché amo, amo per amare”. Non bisogna accontentarsi di volare a bassa quota. Si può osare. La spiritualità è un percorso che il Signore utilizza per portare i coniugi ai vertici dell’unione mistica attraverso le tre vie indicate da san Giovanni Paolo II: l’eucaristia, la preghiera, la riconciliazione sacramentale da vivere come coppia e famiglia. Come si vede, è una bella sfida! Affascinante. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag famiglia, RENZO BONETTI, sacramento del matrimonio, Spiritualità coniugale, sposi, Sposi cristiani Cecilia Galatolo Cecilia Galatolo, nata ad Ancona il 17 aprile 1992, è sposata e madre di due bambini. Collabora con l'editore Mimep Docete. È autrice di vari libri, tra cui "Sei nato originale non vivere da fotocopia" (dedicato al Beato Carlo Acutis). In particolare, si occupa di raccontare attraverso dei romanzi le storie dei santi. L'ultimo è "Amando scoprirai la tua strada", in cui emerge la storia della futura beata Sandra Sabattini. Ricercatrice per il gruppo di ricerca internazionale Family and Media, collabora anche con il settimanale della Diocesi di Jesi, col portale Korazym e Radio Giovani Arcobaleno. Attualmente cura per Punto Famiglia una rubrica sulla sessualità innestata nella vocazione cristiana del matrimonio. Visualizza archivio → ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: “Volevo essere pura, ma non ci riuscivo per insicurezza. Poi accadde qualcosa…” Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati: ecco le date della loro canonizzazione Causa di canonizzazione per Carlo Casini? Per Paola Binetti sarebbe segno di speranza “Papà per scelta”: quando il sentimentalismo non lascia posto a un dibattito vero Il compleanno di vostro figlio, una tappa del viaggio della vita Chi è causa del suo mal pianga se stesso? La Vigna di Rachele non la pensa così… Ero ateo, sono sacerdote: mia madre pregava che trovassi la felicità “Prof, perché va a Messa, se insegna scienze?”. Io rispondo con la storia di Enrico Medi Quando c’è vera intimità? Quando vi donate davvero l’uno all’altra! Coinvolgere i figli nel bene: la nostra esperienza come famiglia in Caritas Cambia impostazioni cookie Close GDPR Cookie Settings Panoramica privacy Cookie strettamente necessari Cookie funzionali (player di Youtube e Spotify) Powered by GDPR Cookie Compliance Panoramica privacy Questo sito web utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie vengono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili. 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