8 Marzo 2024

Flora, una donna che ha fatto qualcosa di bello per Dio

Quando ho conosciuto Flora Gualdani, ho pensato subito che la Chiesa abbia bisogno di più donne come lei: forte, tenace, concreta, risoluta. Una ricchezza inimmaginabile. Figlia di contadini, nel 1959 Flora diventa ostetrica. Nel 1964 compie il suo primo viaggio in Terra Santa e lì dentro la grotta di Betlemme riceve un’intuizione: comprende che la questione della vita nascente nel terzo millennio sarà di vitale importanza. E lei vuole fare la sua parte. Rientrata in Italia trova in reparto una malata di cancro che non intende abortire, nemmeno davanti al consiglio dei medici. Le rimane accanto, la bambina nasce, è sana. Flora si prende cura di lei, la porta a casa fino alla guarigione della mamma. Sarà la prima di tanti altri che arriveranno grazie alla stima del Tribunale per i Minorenni, l’ospedale, i servizi sociali. Tutto gratuitamente.

Non solo bambini, cominciano anche le mamme gestanti in difficoltà a bussare alla porta di casa, che diventa troppo piccola per accogliere tutti. Così Flora chiede al padre la sua parte di eredità per costruirci alcune casette immerse in un grande parco. Nel suo “Santuario della vita” accoglie decine di ragazze madri di ogni nazionalità e religione, riportandole all’autonomia con grande fatica e poche risorse ma è certa che quella è la strada: «mai nessuna è tornata da me pentita di aver accolto la vita, né l’undicenne incinta né la vittima di violenza né la prostituta». Con la sua opera riesce a salvare in più di cinquant’anni centinaia di creature dalle fauci dell’aborto. 

I suoi amici preferiti sono Francesco d’Assisi, Caterina da Siena e Teresa di Lisieux. Il centro però di tutto è Gesù, il cuore di Casa Betlemme, così si chiama la sua opera, è una cappellina dove si custodisce l’Eucaristia fin dai tempi del Concilio. “La vita si serva stando in ginocchio” è una frase che non dimenticherò mai del nostro incontro.

Negli anni ’80 comprende che c’è una grande povertà culturale sul tema della vita, così decide di prepararsi frequentando l’Università Cattolica. Qui incontra grandi maestri: il genetista Lejeune, Wanda Poltawska, i coniugi Billings, la ginecologa Anna Cappella. Ma sopra tutti Giovanni Paolo II da cui si sente «sostenuta in modo straordinario specialmente di fronte a certe mitragliate, lo considero il grande padre della mia fede». Oltre all’accoglienza, Casa Betlemme diventa un luogo di formazione per tante coppie che qui maturano la vocazione coniugale e l’apertura alla vita, imparano i metodi naturali «per la costruzione di famiglie solide».

Molte di queste famiglie formano negli anni una serie di collaboratori e oblati: una fraternità di laici che condividono la sua Regola “Ora, stude et labora”, con un impegno di santificazione personale e coniugale che oggi affiancano questa donna straordinaria nel suo moderno. Nel nostro incontro mi raccontò anche di aver affidato tanti anni fa a santa Teresa di Gesù Bambino quest’inedita «università dell’amore, facoltà della vita». Anche Madre Teresa di Calcutta l’aveva confermata nella sua missione: “Tu stai facendo qualcosa di bello per Dio”. Di essenziale.



Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.

Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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