24 Febbraio 2024

Alfio, un padre al quadrato

“Mi mancano di lei la sua presenza e soprattutto i suoi consigli. Lei aveva fiuto come tutte le donne” è Alfio Caruso a parlare dai salotti della trasmissione La volta buona su Rai Uno. O dovremmo meglio dire don Alfio, 68 anni, ordinato sacerdote nella Basilica cattedrale dell’Arcidiocesi di Catania lo scorso ottobre.

Molto conosciuto nel comune di Adrano, essendo stato per quasi quarant’anni un impiegato comunale sempre disponibile e attento alle esigenze di ciascuno. Fin da ragazzo ha cominciato il cammino di fede all’interno dei Neocatecumenali della parrocchia Maria Santissima Assunta dove ha vissuto le diverse tappe insieme alla moglie Rita che lo ha sempre sostenuto, svolgendo un ruolo significativo anche insieme ai loro quattro figli. Fede e vita si intrecciano in modo mirabile.

Insieme fanno anche la scelta di aprirsi alla vocazione al diaconato per Alfio che viene ordinato più di 20 anni fa. Un giorno, come tanti la morte bussa improvvisa alla porta della loro casa. Rita non si sveglia più, passa dal sonno alla vita eterna. È il 2019.  “Quando io non ci sarò più, tu diventerai sacerdote” aveva detto Rita ad Alfio un giorno. E la promessa si è realizzata. Alfio ha sentito che quella era la strada dove il Signore lo chiamava a servirlo e ad amarlo. I figli, che fanno anche loro un cammino di fede, accolgono con gioia la decisione di quel padre sempre attento e premuroso. Anche i nipoti sono contenti di avere un nonno sacerdote. 

Ma la storia non finisce qui, anche il figlio Daniele, 35 anni, grafico pubblicitario, dal primo ottobre scorso è entrato nel seminario romano “Redemptoris Mater”. Una scelta maturata, stando al racconto del giovane, sempre dopo la morte della madre. La vita familiare è imprevedibile ma può diventare straordinaria quando si lascia fare a Dio che trasforma il dolore in grembo fecondo di vita nuova.



Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.

Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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