CAMPAGNA ELETTORALE USA

Campagna elettorale negli Stati Uniti, Biden punta tutto sull’aborto

La campagna elettorale negli Stati Uniti entra nel vivo delle “primarie” per l’elezione del Presidente a novembre 2024. Biden come ha scaldato i motori? Con l’aborto.

Da noi sarebbe impossibile una campagna elettorale con tali argomenti apertamente sbandierati, ma questo rivela che il problema “aborto” non scomparirà mai. È tale l’impatto sulla coscienza e sulla ragione che ignorarlo è impossibile.

La campagna per la presidenza di Biden si è concentrata fortemente sull’aborto. Lunedì 22 gennaio ha lanciato uno spot televisivo (addirittura!) a favore dell’aborto e la vicepresidente Kamala Harris ha lanciato il suo tour “Fight for Reproductive Freedoms” (“Lotta per le libertà riproduttive”) in cui critica le leggi a favore della vita.

L’amministrazione del presidente Joe Biden ha annunciato nuovi piani per aumentare l’accesso all’aborto chirurgico, all’aborto chimico e ai contraccettivi, con la mossa che arriva in occasione del 51° anniversario dell’ormai defunta sentenza Roe v. Wade della Corte Suprema all’epoca dell’ex presidente Trump.

La spinta della Casa Bianca include nuove linee guida da parte del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) per sostenere l’aborto chirurgico attraverso una legge federale che garantisca “cure mediche di emergenza”. Il piano va avanti anche con azioni esecutive preventive per fornire un accesso più facile agli aborti chimici attraverso la regolamentazione federale.

“La salute e la vita delle donne sono in bilico a causa dei divieti estremi di aborto da parte dello stato”, si legge nella dichiarazione della Casa Bianca. 

Leggi anche: Il Papa: oltre ai conflitti armati, anche aborto e utero in affitto minacciano la pace (puntofamiglia.net)

“Queste pericolose leggi statali hanno causato caos e confusione, poiché le donne vengono allontanate dai pronto soccorso, costrette a viaggiare per centinaia di miglia (per arrivare in uno Stato che permette l’aborto, ndr) o obbligate ad andare in tribunale per chiedere il permesso per l’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno”. Il piano va avanti anche con azioni esecutive preventive per fornire un accesso più facile agli aborti chimici attraverso la regolamentazione federale.

Avanti tutta per ogni tipo di aborto!

Con i problemi che le persone e le famiglie hanno anche negli USA il presidente Biden, in sintonia con la vice -residente Kamala Harris, spinge per difendere il capostipite di tutti i “diritti” che è appunto l’aborto. Quando si entra in questo vortice non si esce più.

Oltre agli sforzi per espandere l’aborto, la dichiarazione della Casa Bianca ha accennato anche agli sforzi per sostenere la contraccezione e i suoi… benefici (!).

Alla stragrande maggioranza della gente comune un tale accanimento non è comprensibile e anche per questo c’è una grande astensione dal voto.

Eppure, aiutare una donna a far nascere il suo bambino non è una sconfitta per lo Stato, diciamolo anche per l’Italia.




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Gabriele Soliani

Gabriele Soliani, nato a Boretto (Reggio Emilia) il 24-03-1955. Medico, psicoterapeuta, sessuologo, adolescentologo, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine. Libero professionista. Ha collaborato per 9 anni al Consultorio Familiare diocesano di Reggio Emilia. Sposato con Patrizia, docente di scuola superiore. Vive a Napoli dal 2015. Ministro della Santa Comunione e Lettore istituito.

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