Le madri? “Magnifiche cattedrali nel silenzio”. Gli auguri del Papa per il nuovo anno

Durante l’angelus del 1° gennaio, lo sguardo di Papa Francesco è rivolto alla Madre per eccellenza, Maria, ma anche a tutte le mamme che amano nel silenzio. “Anche le nostre mamme – ha affermato il pontefice – con la loro cura nascosta, con la loro premura, sono spesso magnifiche cattedrali del silenzio. Ci mettono al mondo e poi continuano a seguirci, tante volte inosservate, perché noi possiamo crescere”. 

“Cari fratelli e sorelle, buon anno!”: ha esordito così Papa Francesco, nella mattinata del 1° gennaio, durante l’angelus in Piazza San Pietro. “In questo giorno, nel quale celebriamo Maria Santissima Madre di Dio – ha detto poi – poniamo sotto il suo sguardo premuroso il nuovo tempo che ci è donato. Che lei ci custodisca in quest’anno”.

Dunque, il pontefice ha proseguito parlando della “grandezza di Maria”, che “non consiste nel compiere qualche azione straordinaria; piuttosto, mentre i pastori, ricevuto l’annuncio dagli angeli, si affrettano verso Betlemme (cfr Lc 2,15-16), lei rimane in silenzio”. 

E su questo il Santo Padre si è soffermato: “È un bel tratto il silenzio della Madre. Non si tratta di una semplice assenza di parole, ma di un silenzio colmo di stupore e di adorazione per le meraviglie che Dio sta operando”. 

È il Vangelo a rivelarlo. Infatti, l’evangelista Luca annota che “Maria custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore” (2,19). In tal modo “ella fa spazio in sé a Colui che è nato; nel silenzio e nell’adorazione, mette Gesù al centro e lo testimonia come Salvatore. Maria, la Madre del silenzio; Maria, la Madre dell’adorazione”.

Ella, però, “è Madre non solo perché ha portato Gesù in grembo e lo ha partorito, ma perché lo mette in luce, senza occuparne il posto”. Inoltre, “starà in silenzio anche sotto la croce, nell’ora più buia, e continuerà a fare spazio a Lui e a generarlo per noi”. 

A questo punto, Francesco ha citato un religioso e poeta del Novecento, D.M. Turoldo, il quale ha scritto: “Vergine, cattedrale del Silenzio / […] tu porti la nostra carne in paradiso / e Dio nella carne” (D.M. Turoldo, Laudario alla Vergine. «Via pulchritudinis», Bologna 1980, 35). 

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Il Santo Padre ha affermato di trovare molto bella questa immagine, ribadendo che “col suo silenzio e la sua umiltà, Maria è la prima ‘cattedrale’ di Dio, il luogo in cui Lui e l’uomo possono incontrarsi”.

Come Maria, però, ha affermato il Santo Padre “anche le nostre mamme, con la loro cura nascosta, con la loro premura, sono spesso magnifiche cattedrali del silenzio. Ci mettono al mondo e poi continuano a seguirci, tante volte inosservate, perché noi possiamo crescere”. 

Ecco, allora, che Francesco coglie l’occasione per ricordare che “l’amore non soffoca mai, l’amore fa spazio all’altro. L’amore ci fa crescere”.

Per l’inizio del nuovo anno, ha suggerito il Papa “guardiamo a Maria e, con il cuore grato, pensiamo e guardiamo anche alle madri, per imparare quell’amore che si coltiva soprattutto nel silenzio, che sa fare spazio all’altro, rispettando la sua dignità, lasciando la libertà di esprimersi, rigettando ogni forma di possesso, sopraffazione e violenza. C’è tanto bisogno di questo oggi, tanto! Tanto bisogno di silenzio per ascoltarsi”. 

Come ricorda il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace “La libertà e la convivenza pacifica sono minacciate quando gli esseri umani cedono alla tentazione dell’egoismo, dell’interesse personale, della brama di profitto e della sete di potere”. E allora, ha ribadito il Papa “L’amore è fatto di rispetto, è fatto di gentilezza: in questo modo abbatte le barriere e aiuta a vivere relazioni fraterne, a edificare società più giuste, più umane, più pacifiche”. Francesco ha concluso il suo messaggio invocando Maria, “perché nel nuovo anno possiamo crescere in questo amore mite, silenzioso e discreto che genera vita, e aprire nel mondo sentieri di pace e di riconciliazione”.




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