Ieri mia madre mi ha raccontato di un furto subito da una sua cara amica mentre era con il marito a pranzo da uno dei figli. Hanno rubato la cassaforte dal muro con tutto il suo ingente contenuto. La delusione è grande e la coppia pensa di rafforzare i sistemi di sicurezza già abbastanza moderni. Ripensavo a questo episodio mentre sistemavo la cucina dopo cena e mi dicevo che facciamo molto per difendere i beni materiali, poco per quelli affettivi. Anzi al contrario, oggi esibiamo l’intimità pubblicamente come hanno fatto i Ferragnez con l’ennesima foto di loro nudi nel bagno abbracciati. Noncuranti del fatto di essere genitori.
È un segnale a mio avviso molto inquietante. Tanti pericoli oggi cercano in ogni modo di espugnare la cittadella della nostra famiglia. Falsi profeti che rubano ciò che non appartiene loro, prendono quanto è degli altri, facendo della distrazione e della poca vigilanza le loro alleate. Entrano indisturbati attraverso gli smartphone, si nutrono delle insoddisfazioni familiari o di momenti di debolezza, si presentano come i detentori del pensiero moderno.
Non sono solo persone, sono anche valori veicolati attraverso immagini, influencer, leggi, programmi televisivi…Bisogna imparare a vigilare, ad essere aiutati a custodire la fedeltà e la purezza dell’amore, a difendere anche qualche volta con decisione la propria famiglia dai continui attacchi esterni. Non c’è amore senza vigilanza, non c’è fedeltà senza custodia.
Dobbiamo avere occhi aperti sempre ed intensificare la preghiera, proprio quando sappiamo di essere più deboli e maggiormente esposti alla tentazione, proprio allora il Nemico viene, suadente e convincente come il serpente nel paradiso di Eden. Quando non si riceve in famiglia e nella relazione di coppia ciò che si avverte necessario per il proprio vivere, spesso si scappa e si imboccano strade contrarie al vero, al bello, al buono.
Restando aggrappati a Gesù, che ci aiuta a custodire il nostro cuore, possiamo diventare custodi della vita delle persone a noi care. E questo significa non solo preservare il mio sposo, la mia sposa, i miei figli dai pericoli ma imparare anche a discernere le cose buone da quelle che non lo sono, non secondo i miei desideri ma secondo la volontà di Dio.
Per fare questo è molto importante riscoprire anche la sacralità dell’intimità. Con l’avvento dei social tutto è riversato sulla piazza digitale. Ogni evento diventa mercanzia da esporre pubblicamente. Il tempo vissuto insieme quasi non si vive se non con l’ansia di postarlo. Impariamo ad essere più riservati nell’amore. Chi ama è per sua natura guardiano dell’altro, lo protegge, lo avvolge con le sue attenzioni che non sono mai invadenti, mai possessive. È questione di ripensare ad un buon sistema di sicurezza familiare. Direi di lasciarci aiutare dal Buon Pastore che sempre custodisce il recinto della nostra famiglia.
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