Fare figli è servire il Paese
di Gianluigi De Palo Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale
A Roma abbiamo iniziato il nuovo anno con un messaggio di speranza per il futuro de Paese: sono nati nella capitale i primi tre bambini italiani del 2013. Sara, Greta e Mirko testimoniano che mettere al mondo dei figli è una scelta che profuma di futuro, un modo per servire il Paese. I recenti dati allarmanti dell’Istat confermano che l’Italia continua ad invecchiare. Sono stati 546.607 gli iscritti in anagrafe per nascita nel 2011, circa 15 mila in meno rispetto al 2010. Di fronte a questa crisi demografica c’è l’urgenza di un presente da custodire e un futuro da incoraggiare: la famiglia. Sostengo pienamente la cultura della vita accogliente e solidale promossa dal Consiglio Episcopale Permanente in occasione della 35° Giornata Nazionale per la vita. Questo messaggio mi interroga da marito, padre di quattro figli, cittadino e Assessore, e mi spinge a dire che la vita deve e può vincere la crisi. Dobbiamo necessariamente risvegliarci dall’inverno demografico in cui è caduta l’Italia negli ultimi anni. E lo possiamo fare solo con delle politiche familiari lungimiranti, a cominciare dall’applicazione di un fisco più equo per le famiglie. A Roma, nonostante la crisi economica, abbiamo investito 27 milioni di euro per garantire a un numero maggiore di famiglie con figli di non pagare la tariffa dei rifiuti. E lo abbiamo fatto, attraverso il Quoziente ‘Roma’, valorizzando in modo crescente la presenza di figli all’interno del nucleo familiare. Inoltre, abbiamo scelto di lasciare invariate le tariffe di nidi e mense scolastiche, servizi con la qualità migliore a livello nazionale e già concorrenziali. Anche il Governo deve mettere i giovani nella condizione di stringere nuovi legami familiari, di aprirsi alla vita “senza se e senza ma”. Fare dei figli non può più essere considerato un gesto coraggioso, ma un’opportunità sostenibile per tutte le coppie. È arrivato il momento d’intervenire, difendendo e promuovendo il desiderio di famiglia, di maternità e di paternità.
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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
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