Gender Schwa o asterischi per “l’inclusione”? Bocciati dall’Accademia della Crusca Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 21 Novembre 2023 Nessun commento su Schwa o asterischi per “l’inclusione”? Bocciati dall’Accademia della Crusca di PUNTO FAMIGLIA Il comune di Bologna ha emesso un manuale di ben 53 pagine per “includere in modo ampio i generi e tutte le diversità“. In pratica si chiede di usare un linguaggio scritto cosiddetto inclusivo (termine che oggi va di moda). Tra gli obiettivi, sottolinea la vicesindaca Emily Clancy, c’è quello di evitare l’utilizzo della parola “uomo” per indicare tutti gli esseri umani, della sola forma grammaticale maschile per rivolgersi a una collettività di non soli uomini. Vuoi parlare dei diritti dell’uomo? Allora è meglio dire “i diritti umani”. Vuoi parlare di popoli e categorie? Allora evita il maschile neutro: “gli inglesi” diventa “il popolo inglese”; “i commercianti” diventa “commercianti” senza l’articolo. Fino a qui nulla di stravagante, ma la novità (!) sarebbe l’utilizzo di schwa (ə) e asterisco: no a “gentilissimo cittadino”, sì a “gentilissimə cittadinə” oppure “gentilissim* cittadin*”. Leggi anche: Si può chiamare “amore” un animale? (puntofamiglia.net) Il tutto per rispettare un genere neutro che includa le persone non binarie o che si identificano con generi al di fuori del maschile e femminile (?). Lo “schwa” (non sappiamo se la parolina sia maschile o femminile!), che è una specie di “e” rovesciata, è stato/stata bocciata sonoramente dall’Accademia della Crusca, per gli atti giudiziari e per l’utilizzo corretto della lingua italiana, una delle più belle e complete. Chissà cosa direbbe il sommo poeta Dante, che delle parole era maestro e che non ha fatto sentire discriminato nessuno/nessuna. L’identità sessuale non è un pericolo, né un danno per la cultura e la società. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Papa in Indonesia. Durante il volo, ai giornalisti: “Grazie della compagnia” Papa Francesco, duro all’udienza: “Il Signore è con i migranti, non con chi li respinge” Negli Usa si litiga sull’aborto: gli attivisti spingono per il “diritto fondamentale” Meeting di Rimini. “Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?” Riscoprire il creato come dono: l’insegnamento di Papa Francesco La transizione di genere del figlio di Elon Musk La pornografia crea dipendenza, come la droga Biagio Antonacci, “proprio quella notte sono stato concepito” Disforia di genere: sempre più frequente il “contagio tra pari” in adolescenza Il Centro Aggregativo Don Enrico Smaldone apre le sue porte ai bambini e alle famiglie in difficoltà