8 Novembre 2023

Indi Gregory: per i giudici deve essere uccisa

Indi Gregory, una neonata inglese di 8 mesi gravemente malata per una patologia mitocondriale, rischia di seguire le stesse sorti di Charlie Gard, Alfie Evans, Archie Battersbee e Isaiah Haastrup, che sono solo alcuni dei bambini condannati da un tribunale, nel loro «migliore interesse» alla sospensione dei trattamenti vitali. Purtroppo secondo le associazioni britanniche pro-life i casi di sospensione sono molti di più ma non tutti giungono sotto i riflettori mediatici.

Mamma Claire e papà Dean invece non si arrendono e ritengono invece la diagnosi sia «erroneamente pessimistica». Nei video mostrati durante il processo la bambina è ripresa mentre piange, ride, sgambetta. La famiglia, originaria di Ilkeston, nel Derbyshire, rivendica, per lo meno, l’autorizzazione al trasferimento della piccola in Italia presso l’ospedale Bambino Gesù di Roma.

Per favorire il trasferimento il Consiglio dei ministri italiano è stato convocato d’urgenza alle 14.15 di lunedì 6 novembre e la decisione è arrivata in pochi minuti. Il conferimento della cittadinanza italiana alla piccola Indi è avvenuto “ai sensi dell’art. 9, comma 2, della legge 91 del 5 febbraio 1992”. Una scelta motivata da Palazzo Chigi in considerazione dell’eccezionale interesse per la comunità nazionale ad assicurare al minore ulteriori sviluppi terapeutici. Il ricovero al Bambino Gesù sarebbe l’unica chance per strapparla al distacco del respiratore.

La storia di Indi ci fa pensare a Tafida Raqeeb, 5 anni che ottenne nel 2019 la sospensione dell’ordine di spegnimento dei macchinari a cui era attaccata al Royal London Hospital e l’autorizzazione al trasferimento all’Istituto Gaslini di Genova- Dopo un anno la piccola fu dimessa e inserita in un programma di riabilitazione. È bellissimo oggi vederla cresciuta e viva soprattutto. L’ospedale pediatrico Bambino Gesù da tempo ha offerto la possibilità di assisterla, come aveva fatto in passato per altri due bimbi inglesi ma i giudici sembrano irremovibili, per loro non c’è speranza per la piccola Indi.

«Ringrazio il governo e il popolo italiano dal profondo del mio cuore» ha commentato il papà di Indi, «l’Italia ha ridato a me e a mia moglie Claire fiducia nell’umanità. Ci ha mostrato cura e sostegno amorevole e vorrei che le autorità britanniche facessero lo stesso». Secondo Andrea Williams, presidente del Christian Legal Center che assiste i Gregory, «è molto preoccupante che un bambino possa essere trattenuto contro la volontà dei genitori quando hanno a disposizione cure alternative. Abbiamo bisogno di riforme».

È davvero triste pensare che la vita di un figlio possa dipendere da una firma di qualche giudice che magari quel figlio non lo ha mai visto né visitato. Si afferma che è per evitare “ulteriori sofferenze”. Poiché non mi risulta che nessuno mai al mondo ha conosciuto l’ora e il giorno della sua dipartita da questa terra, mi sembra assurdo che qualcuno invece si arroghi il diritto di farlo. Specialmente davanti ad una speranza, quella appunto offerta dall’ospedale Bambino Gesù. Mi auguro che il governo italiano possa contrattare con quello britannico per una decisione che sovrasti quella dei legali dell’ospedale di Nottingham ma nel frattempo tutti noi dovremmo mobilitarci, pregare, condividere l’appello dei genitori. Fare la nostra piccola parte perché questa barbarie possa finire.


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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