18 Ottobre 2023

Raccontiamo ancora le favole?

Avere un figlio ventenne, amante delle tecnologie, mi costringe a stare sempre sulla cresta dell’onda per quanto riguarda le novità. Questa volta però devo dire che la mia mamma, settantenne, lo ha battuto sul tempo. Sono più di due anni che si è fatta comprare dal nipote Alexa, il dispositivo mobile con innumerevoli funzioni. Noi ci divertiamo a spiarla in cucina mentre parla con la sua amica immaginaria (trascorre molto tempo da sola perché siamo tutti impegnati con il lavoro…) e lei ascolta musica, Radio Maria, si fa suggerire ricette nuove da preparare all’istante o domanda le condizioni metereologiche. In questo modo non deve concentrarsi sullo smartphone e sforzare la vista. Con un comando vocale riesce ad avere le sue informazioni. In questo senso anche io utilizzo Alexa per le notizie mattutine, l’ascolto dei miei podcast preferiti, il timer per la pasta così faccio altre cose nel frattempo, o per chiamare mio figlio che studia nell’ufficio del papà con la funzione Drop in.

Insomma, sono convinta dei benefici che le nuove tecnologie apportano al vivere comune. Quando non si esagera… Un’abitudine sbagliata che sta prendendo piede è quella di delegare agli assistenti virtuali il compito di far assopire i propri figli con una storia della buonanotte. Sostituendo la propria voce con quella del dispositivo digitale. Adulti troppo stanchi o troppo occupati per dedicarsi alla lettura di una bella favola. In questo caso la tecnologia non fa rima con progresso. Anzi, si perde un appuntamento molto importante di intimità tra genitori e figli che dovrebbe essere custodito e preservato.

Quando io ero piccola non c’era spazio per le favole della buonanotte. Ero la prima, i miei genitori erano molto giovani e molto occupati a costruire il nido familiare per la precarietà del lavoro, l’affitto, le bollette. I miei fratelli sono sopraggiunti subito e bisognava occuparsi di loro. A fine giornata, erano stremati. Quando ho imparato a leggere però mi hanno regalato tanti libri di favole e li divoravo prima di dormire e qualche volta li leggevo anche ai miei fratelli pestiferi che dormivano con me nella stanza. Abitudine che conservo ancora oggi. Non riesco a dormire se non leggo almeno una pagina di un buon libro.

Quelle favole hanno accompagnato la mia crescita. Erano lo spunto da cui partivo per inventarne altre tutte mie con le bambole preferite. Hanno acceso in me la curiosità, il desiderio di viaggiare e la coscienza che nel mondo c’è una continua lotta tra il bene e il male e quasi sempre il male perde. Le favole di Esopo o i racconti contenuti nei Quindici mi hanno insegnato tanto. Quando sono diventata madre ho riempito i primi anni di vita di mio figlio con fiabe o con le parabole del Vangelo. Mi divertivo a drammatizzarli e lui mi guardava con quegli occhi curiosi e spalancati. Abbiamo una libreria stracolma di questi testi. La lettura di una favola ci suggerì l’idea di mettere delle stelle fluorescenti attaccate al soffitto che si illuminavano di notte. Così nel buio della notte, se avesse avuto qualche volta paura, avrebbe potuto volgere lo sguardo al cielo e sentirsi in compagnia delle stelle.

Oggi abbiamo sostituito tutto con le voci sempre uguali dei dispositivi digitali o degli smartphone. Ciò che rassicura maggiormente e conduce un bambino nel sonno è il timbro della voce della mamma o del papà. La sua vicinanza in quel letto, il lasciarsi rimboccare le coperte e sentirsi al sicuro. Non lasciamoci rubare anche questo. Manteniamo il racconto della buonanotte. Anche per noi adulti può essere un momento importante per diventare genitori.


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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