VITA MATRIMONIALE

Da marito dovrei chiedermi: “Come desidera essere amata mia moglie?” E viceversa…

di Francesco Arnaldi

In coppia, a volte, ci troviamo ad affrontare problemi di comunicazione e incomprensioni. Uomo e donna sono diversi e ognuno, inoltre, ha il suo peculiare modo di dimostrare amore. Da marito, mi chiedo: sono riuscito a capire in che modo mia moglie desidera le sia espresso l’amore? Credo che ogni coniuge debba sforzarsi di capire il linguaggio e le necessità dell’altro…

Non so se avete letto il libro di Gary Chapman “I 5 linguaggi dell’amore”, se non l’avete fatto vi consiglio di farlo. In questo libro l’autore evidenzia cinque modalità con cui una persona preferisce ricevere amore: contatto fisico, parole di affermazione, tempo di qualità, atti di servizio, regali. Specularmente, tendiamo a cercare di dimostrare il nostro amore al coniuge con le stesse modalità con le quali desideriamo riceverlo. Ma cosa succede se due persone hanno due linguaggi dell’amore diversi? 

Il mio linguaggio, per esempio, sono gli atti di servizio. Non importa quanto io sia stanco, quanto tempo sia stato fuori casa quel giorno. Una volta a casa, mi sforzo di prodigarmi in atti di servizio come pulire la cucina, fare lavatrici, stendere i panni, mettere a letto i bambini. 

E periodicamente, finisco per avere discussioni con mia moglie. Ora cerchiamo di vedere le cose dai due punti di vista. Come mai?

Tornato a casa stanco dal lavoro, uso le mie ultime energie per fare tutte quelle cose utili in casa, così da alleggerire mia moglie. Dal mio punto di vista, il miglior atto d’amore che potrei fare.

Ora vediamola dal punto di vista di mia moglie: dopo un’intera giornata che non mi vede, dopo cena scompaio di nuovo per un’ora e mezza per fare tutta una serie di cose che magari non sarebbe neanche così urgente fare, per poi crollare a letto dopo essere stato con lei sì e no un quarto d’ora. Situazione non migliorata dal fatto che il linguaggio dell’amore di mia moglie è il tempo di qualità.

Leggi anche: Si può amare una persona per tutta la vita? Esiste il per sempre nel matrimonio? – Punto Famiglia

Come fare quindi? Naturalmente, non compiamo l’errore di assolutizzare l’esperienza. La verità è una, ma si declina in modo diverso per ognuno di noi. Questo è quello che ho imparato io.

Primo: imparare a parlare il linguaggio dell’amore dell’altro. Se mia moglie ama con il tempo di qualità, sarà portata a richiedere amore con lo stesso linguaggio. Una volta imparato questo, è bene imparare a masticare un po’ quel linguaggio. Non sarò mai madrelingua, ma almeno un livello B2 sarebbe bene raggiungerlo!

Secondo: una volta imparato come amare, è fondamentale imparare a farsi amare. Ovvero, vedere l’amore dietro alle sue azioni anche se non sono nel mio linguaggio. Magari io preferirei che lei mi sgravasse di un compito andando a fare la spesa, e invece lei organizza un pranzo fuori solo noi due per stare un po’ insieme. Quel suo gesto, fatto da lei, è la migliore dimostrazione d’amore possibile, e io devo apprezzarla per quello che significa per lei.Terzo: esiste una sola persona in grado di parlare tutti e cinque questi linguaggi contemporaneamente: Gesù, madrelingua dei linguaggi dell’amore. Ed è il miglior traduttore possibile quando ci sono parziali incompatibilità di linguaggio. Quando senti che non stai amando la tua sposa come lei vorrebbe, chiedi a Gesù la forza e la creatività di darti il Suo linguaggio dell’amore. Quando fai fatica a vedere l’amore nelle azioni di tua moglie, chiedigli la capacità di imparare il suo linguaggio, così da cogliere in ogni sua azione i segni del suo amore.




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