Soffro per Andres e Margherita. Soffro perché quelli che si definivano i loro genitori hanno annunciato che si separeranno. Permettetemi qualche domanda lecita. Tiziano Ferro non è andato in lungo e largo parlando della sua storia d’amore con Victor Allen e convincendo il mondo intero che ciò che completava la loro rocciosa e forte relazione erano due bambini (non si sa se adottati o nati con utero in affitto) e consegnati ai committenti appena l’anno scorso?

Ma non era marzo 2022 che cantava tutto felice, La prima festa del papà, con le parole: “Vivere per voi, non sarà certo così difficile. Io che non ho mai capito niente. Neanche vi sognavo, perché mi negavo un amore così…”. E intervistato da Verissimo sottolineava come questo sogno lo condivideva in tutto e per tutto con Victor, il grande amore della sua vita?

Che cosa è accaduto? Certo che può succedere anche nelle coppie etero di lasciarsi dopo un così poco tempo ma qualche volta ci fermiamo a pensare a questi poveri bambini? O dobbiamo silenziosamente fare spallucce e liquidare la cosa come normale? Abbiamo chiaro che, dopo aver negato a questi bambini la presenza materna, ora devono subire anche la separazione dalla coppia che solo perché ricca economicamente si è aggiudicata i due premi in età così acerba (9 e 4 mesi)? Io vorrei che si potesse parlare a partire da un’onestà intellettuale che purtroppo in questa società liquida non è permessa. Vogliamo partire dai desideri degli adulti, e quelli dei bambini? Non esiste il diritto al figlio, esiste solo il diritto del figlio di crescere con una mamma e un papà in una relazione stabile e duratura nel tempo. Principi che il nostro ordinamento giuridico ha ben chiaro e che non possono essere ignorati in nome della libertà individuale.

Quindi cari giornalisti che vi siete già lanciati nella cieca difesa ad oltranza del beniamino cantautore definendo ingiusto l’ordinamento italiano che vieta a Ferro di portare in Italia i bambini, fermatevi a pensare al dolore di queste creature così piccole. Chi li aiuterà e chi ne curerà le ferite? Non possiamo essere così ciechi. E tutti quelli che applaudono abbiano la bontà di tacere di fronte al dramma di questi innocenti. Come sempre sono i più deboli a scontare le colpe dei forti.

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