Mi piace osservare. Scrutare il volto delle persone. Con gli anni ho imparato a distinguere al volo un volto preoccupato, da un altro arrabbiato, il volto di chi è nella gioia o schivo e riservato. Il volto dei bambini poi è totalmente diverso da quello degli adulti. E non solo per le rughe che inevitabilmente cominciano a solcare il viso o per l’esperienza maturata negli anni. La maggior parte dei bambini ha un viso sereno, disteso, uno sguardo aperto. Perché? Perché un bambino sa di essere amato. A differenza degli adulti, i bambini ripongono una fiducia smisurata in chi si prende cura di loro.
La coscienza di essere amati è un’armatura capace di superare qualsiasi difficoltà. Ecco perché l’uomo è alla ricerca sempre di questa fonte di gioia. Ha bisogno di essere amato, di essere importante per qualcuno, di sentirsi al sicuro tra le braccia di un altro. Così al sicuro da non temere nessuna tempesta quando ci troviamo con l’amato. La verità di essere amati ci spinge a diventare ciò che siamo. Sotto lo sguardo di chi ci ama abbiamo coraggio, siamo capaci di vincere ogni paura. Un bambino sotto lo sguardo dei suoi genitori impara a camminare, a non aver paura di compiere quei passettini da solo senza la mano della mamma da stringere. Il suo sguardo d’amore basta per lanciarsi. È un’esperienza che gli amanti conoscono bene.
Nella vita spirituale c’è una stessa esperienza che spesso trascuriamo ed è l’adorazione eucaristica. Lì in ginocchio davanti all’Amato, il Prediletto, nel quale Dio ha posto tutta la sua compiacenza anche noi siamo chiamati a diventare gli amati. Davanti a Lui recuperiamo l’innocenza delle origini, ritroviamo la luce nell’oscurità, possiamo sentire il tepore di una casa in cui sentirci al sicuro. Davanti a Gesù ci sentiamo scelti nella nostra unicità. E una gioia senza precedenti traspare sul nostro volto, accende i nostri pensieri, muove le nostre azioni. L’adorazione è l’esperienza più bella e più profonda del sentirsi amati.
Anche quando l’Amore mette in crisi i nostri pensieri, i nostri modi di vivere così legati a questo mondo, quello sguardo ci dona la capacità di cambiare rotta, fare scelte coraggiose, arrivare ad amare fino al martirio. Sono momenti preziosi quelli passati davanti a Gesù. Se non siamo troppo concentrati su di noi, possiamo lasciare che Lui parli, che sussurri parole che consolano, parole che spingono alla missione. Quante scelte ho compiuto stando in ginocchio davanti a quel roveto ardente, quanti amici ho affidato al buon Dio, quanto coraggio ho ricevuto nelle prove, quanto amor proprio ho lasciato ai suoi piedi…Ritorniamo a Lui sempre per sperimentare la gioia dell’amore.
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