19 Luglio 2023
“Dio non esaudisce i nostri desideri, ma realizza le sue promesse”
Quando sono andata nel marzo del 2018 in Terra Santa in pellegrinaggio, non sapevo che tipo di esperienza mi stava aspettando. È stato un tuffo in profondità nei Vangeli, nel mistero che non solo ascoltavi ma potevi contemplare con gli occhi e toccare con le mani. In quei luoghi mi sono sentita accompagnata dalla presenza della Vergine in modo tutto speciale. Negli anni ho compreso che per andare dietro al Maestro è conveniente farsi accompagnare da Maria. Maria ti precede nel cammino, illumina i passi, umanizza l’esperienza di fede. Ogni donna dovrebbe mettersi alla sua sequela per comprendere molto della sua femminilità e della sua maternità.
Possiamo senza dubbio pensare che Maria abbia “sognato” di essere sposa e madre così come la cultura del tempo ma anche perché era promessa a Giuseppe. Dio interviene nella sua vita e cambia i programmi. Dovrà essere sposa e madre non secondo i suoi desideri ma secondo il sogno di Dio. E Maria non si oppone. Aveva lavorato il suo cuore come i chicchi d’uva nel torchio. Sarebbe stata madre secondo i desideri di Dio. Bonhoeffer, teologo tedesco, protagonista della resistenza al Nazismo scrive che: “Dio non esaudisce i nostri desideri, ma realizza le sue promesse”. Mi piace molto questo pensiero perché mi fa capire che quello che dobbiamo ricercare con fede sono le sue promesse sulla nostra storia, il suo sogno su di noi.
Ognuno donna immagina lo sviluppo della sua maternità in un modo: c’è chi non desidera un figlio, c’è che ne desidera molti, c’è chi basta uno… non sono le domande e i pensieri giusti. Il dispiegarsi della maternità nella vita di una donna deve passare attraverso il cuore e il sogno di Dio. Come ha fatto Maria. Non solo non ha avuto paura di consegnare la sua vita a Dio, abbandonando i suoi sogni ma pronta, intraprendente, si è subito messa in cammino per raggiungere la cugina Elisabetta.
Santa Zelia Guerin Martin, madre della più celebre Teresa di Lisieux, scriveva che “Dobbiamo metterci nella disposizione d’animo di fare sempre la volontà di Dio, qualunque essa sia”. In queste parole c’è una grande maturità di fede ma anche una grande verità. Solo chi si mette nella disposizione di accogliere, comprendere, fare la fatica di capire la volontà di Dio può dirsi felice. La maternità non appartiene alle cose da fare nella vita. È il tratto più bello ed esclusivo dell’essere donna. Realizzare pienamente questo aspetto significa realizzarsi pienamente come donna.
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