17 Giugno 2023

Genitori, la “sfida” decisiva

Ho ricevuto ieri una lettera da una giovane mamma di un bambino che andava a scuola con il piccolo Manuel. La tragedia di Casal Palocco, al sud di Roma, purtroppo lascia tutti sgomenti. Mentre preghiamo per i genitori del piccolo e li affidiamo oggi in modo particolare al Cuore Immacolato di Maria perché li consoli da questo indicibile dolore che li ha travolti, dobbiamo anche noi, comunità civile, chiederci come attraversare queste situazioni senza fermarci solo allo sgomento e alla rabbia o al linciaggio mediatico di questi ragazzi e dei loro genitori.

Dobbiamo ripartire dalla famiglia come luogo di relazione e di educazione. Paolo Crepet, psichiatra, intervistato dalla Stampa ha detto: «Sbaglia chi pensa di risolverla lanciando limiti di età per l’uso dei social oppure una censura automatica per i video che raccontano sfide pericolose: l’aiuto non sarà mai efficace se arriva dall’esterno». Dall’esterno di che cosa? «Dall’esterno della famiglia. L’unico ambiente che può davvero incidere su questa deriva». Aggiungo anche dall’unione delle famiglie, perché educare ha un valore sociale e quanto è importante che le famiglie non si sentano sole in questa “sfida”, quella decisiva.

Ciao Giovanna,

ti seguo da quando scrivevo per il giornale scolastico con la prof Elisabetta Cafaro, ammiro il modo delicato e pacato che usi per parlare anche di argomenti scomodi e difficili. Perché ti scrivo? Ho visto che hai postato un articolo che parla dell’incidente di Casal Palocco, il bimbo che è stato strappato alla vita è un compagno di scuola di mio figlio, quando c’è stato l’incidente eravamo tutti insieme a scuola per un momento gioioso da passare con le famiglie, dopo qualche ora la tragedia. L’ho visto quasi subito perché ero lì per prendere l’altro figlio dal campo estivo. Il sentire di quasi tutte le famiglie che orbitano intorno alla scuola è pieno di tristezza, rabbia e sgomento… L’incidente, il triste epilogo e scoprire che dietro tutto ci sono youtuber che postano contenuti discutibili ai quali i nostri figli provano ad accedere, la challenge che potrebbe aver causato tutto… Tra qualche tempo tutto sarà dimenticato, ma lo strazio di questa mamma, di questa famiglia, un bambino che non crescerà come i nostri che sono troppo piccoli per affrontare un evento così grande, dimenticheranno… Non riusciamo a darci pace… Cosa possiamo fare? La madre è ancora sotto shock e non accetta che suo figlio non ci sia più… Io ho paura di questo mondo, dove il guadagno e la fama facile dati da YouTube influenzano i nostri figli… Non so neanche se faccio bene a lasciarti questo messaggio ma sono sconvolta e vorrei poter fare qualcosa… Non vogliamo che la passino liscia, che passato il clamore tutto finisca…

G.

Mia cara,

posso quasi toccare con mano il tuo dolore. E lo comprendo…È una tragedia incalcolabile che lascia sgomenti e senza risposte. Pensare che questi ragazzi si divertono e guadagnano a danno degli altri è terribile. Tuttavia, anche se è difficile, in questo momento ti invito ad alzare lo sguardo. Come madre davanti ad un’altra madre distrutta. La speranza cristiana si fonda sulla certezza che un giorno rincontreremo chi abbiamo amato. Come è buia la vita senza questa granitica certezza! Oggi siamo chiamati a fare la nostra parte con i nostri figli a cominciare dai piccoli, educandoli in modo diverso, senza lasciarci fagocitare dagli algoritmi di questa cultura che li destabilizza confondendo il reale con il virtuale. Unite le forze tutti i genitori con una fiaccolata per le vie del paese, un appello silenzioso affinché cessino queste bravate disumane. Avete poi la necessità di spiegare ai bambini che andavano a scuola con Manuel, come il tuo, questo momento e aiutarli ad elaborarlo. Non è vero che i bambini dimenticano, gli occhi e il cuore registrano tutto. Stringetevi in un abbraccio intorno alla famiglia, non lasciateli soli. Fate la vostra piccola parte. È questo che può cambiare il corso degli eventi ed impedire che tutto sia dimenticato o inghiottito dalle fauci della vendetta. E poi lo so che oggi è indigeribile ma prima o poi dobbiamo fare i conti con il perdono. Perché davanti al male più atroce, più inspiegabile, più incomprensibile umanamente, solo il perdono che nasce dalla croce ha la forza di scacciare il male e di allontanarlo. Chiedi al buon Dio di donarti la luce. Io ci sono se hai bisogno.


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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