EUTANASIA IN PORTOGALLO
Eutanasia legale in Portogallo dove c’è “sofferenza intollerabile”: cosa si intende?
Il Parlamento portoghese ha approvato il disegno di legge che legalizza l’eutanasia per le persone in “gravissime condizioni di salute” e con “malattie incurabili”. La legge consentirà alle persone di età superiore ai 18 anni di richiedere la morte medicalmente assistita in caso di malattie terminali e di condizioni di “sofferenza intollerabile”: i critici ritengono si tratti di definizioni astratte.
Il Portogallo avrà l’eutanasia che il suo presidente, il cattolico Marcelo Rebelo de Sousa, aveva coerentemente osteggiato in tutti i modi. Il percorso che ha portato all’approvazione della legge sull’eutanasia da parte del parlamento portoghese è stato complesso e articolato. La prima volta è stata discussa all’inizio del 2020, quando il presidente l’ha “stoppata” e rinviata alla Corte costituzionale, la quale ha accolto alcune delle sue preoccupazioni. Poi, nonostante le modifiche, de Sousa ha posto il veto alla versione modificata della norma, che aveva recepito alcune obiezioni della corte.
A quel punto il presidente de Sousa ha sciolto il parlamento e indetto elezioni anticipate, che si sono tenute nel gennaio 2022, con la vittoria di larga misura del Partito socialista del primo ministro António Costa. Ad aprile di quest’anno, infine, l’ultimo veto di de Sousa, che ora non potrà più opporsi alla volontà dell’assemblea. Il presidente cattolico aveva posto il veto ai vari progetti di legge precedenti a causa di “concetti eccessivamente indefiniti”, sostenendo il fatto che il linguaggio utilizzato per descrivere le condizioni terminali era troppo contraddittorio, fumoso e doveva essere chiarito.
Dopo un aspro confronto, il parlamento portoghese ha approvato il disegno di legge che legalizza l’eutanasia per le persone in “gravissime condizioni di salute” e con “malattie incurabili”. Ora, dopo che la legge è stata approvata con il sì di 129 deputati il presidente de Sousa non potrà più opporsi e ha otto giorni di tempo per promulgarla, come prevede la costituzione portoghese.
Secondo quest’ultima, dinanzi a un veto, il parlamento può confermare il testo a maggioranza assoluta proprio come ha fatto l’assemblea, senza peraltro apportare modifiche rispetto al disegno di legge sul quale Rebelo de Sousa aveva posto il veto poche settimane fa. Joao Cotrim Figueiredo, di Iniziativa Liberale, spiega che non è “un affronto” nei confronti del presidente della Repubblica e che i suoi messaggi “sono stati sempre presi in considerazione”.
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La legge consentirà alle persone di età superiore ai 18 anni di richiedere la morte medicalmente assistita solo in caso di malattie terminali e di condizioni di “sofferenza intollerabile”, anche se i critici ritengono si tratti di definizioni astratte. Si parla, dunque, di persone che soffrono di un dolore “duraturo” e “insopportabile” e devono essere ritenute psicologicamente idonee a prendere una (drammatica) decisione di questo tipo. Inoltre, la legge sarà applicabile solo ai cittadini e ai residenti del Portogallo e non si potrà estendere agli stranieri che entrano nel Paese per chiedere la morte assistita.
I deputati hanno votato in modo schiacciante a favore della legge, in maniera trasversale, “annullando” di fatto i veti del presidente de Sousa. A favore della legge ha votato il Partito socialista, i tre piccoli partiti di centro-sinistra e l’iniziativa liberale, ma è stata sostenuta anche da alcuni deputati del più grande partito di opposizione, i socialdemocratici di centrodestra (Psd).
L’agguerrita deputata socialista Isabel Moreira, grande sostenitrice della legalizzazione dell’eutanasia, nel corso del dibattito ha sottolineato: “È giunto il momento per l’Assemblea di rispettare sé stessa e per noi di rispettare coloro che attendono con impazienza questo giorno” (… “impazienza”?)
L’entrata in vigore del provvedimento potrebbe tuttavia subire dei ritardi, poiché alcuni deputati del Psd hanno già annunciato l’intenzione di portare il disegno di legge sull’eutanasia dinanzi alla Corte costituzionale.
In Europa l’eutanasia è del tutto legale in Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi, a cui ora si aggiunge, pur con dei paletti ben precisi, il cattolicissimo Portogallo. Sappiamo che i cosiddetti “paletti” sono stati più volte abbattuti in Olanda, dove pian piano la cultura ha assorbito senza troppi ripensamenti l’idea dell’eutanasia ed ora ha legalizzato anche quella per i minori, per legge non consenzienti. Succede spesso così: chi è a favore dell’aborto lo è anche per l’eutanasia.
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