storie

Per sempre

di Giovanna Abbagnara

Storie come queste sembrano lontane anni luce dal nostro tempo, anche se si sono consumate nel secolo scorso.

Tuttavia al di là dei condizionamenti esteriori, tipici della società del tempo, colpisce il carattere di definitività e di serietà con cui vivono il tempo del fidanzamento. È un tempo di attesa, di preparazione, di conoscenza ma è soprattutto un tempo per affidarsi a Dio e lasciarsi accompagnare nel cammino verso il matrimonio. Oggi invece denuncia papa Francesco: “c’è la cultura del provvisorio: sembra che niente sia definitivo. Tutto è provvisorio. […] Una volta ho sentito un seminarista – bravo – che diceva: “Io voglio diventare prete, ma per dieci anni. Dopo ci ripenso”. È la cultura del provvisorio, e Gesù non ci ha salvato provvisoriamente: ci ha salvati definitivamente!”. E aggiunge con un invito accorato anche alle famiglie di origine: “vorrei dirvi di non avere paura di fare passi definitivi: non avere paura di farli. Quante volte ho sentito mamme che mi dicono: “Ma, Padre, io ho un figlio di 30 anni e non si sposa: non so cosa fare! Ha una bella fidanzata, ma non si decide”. Ma, signora, non gli stiri più le camicie! È così! Non avere paura di fare passi definitivi, come quello del matrimonio: approfondite il vostro amore, rispettandone i tempi e le espressioni, pregate, preparatevi bene, ma poi abbiate fiducia che il Signore non vi lascia soli! Fatelo entrare nella vostra casa come uno di famiglia, Lui vi sosterrà sempre”.




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