30 Aprile 2022
Armida Barelli, beata. Un esempio luminoso di santità femminile
“Le donne corrono nella santità” mi ha fatto notare il mio padre spirituale. Difatti, in stile pienamente evangelico oggi a Milano verrà beatificata una grande donna, Armida Barelli (1882—1952), molto prima di padre Agostino Gemelli che insieme a lei ha fondato l’Istituto Secolare Missionarie della Regalità, Università cattolica del Sacro Cuore e l’Opera della Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo.
In realtà se focalizziamo la nostra attenzione sulla storia della Chiesa in Italia tra l’800 e il ‘900, all’indomani dell’abolizione degli ordini religiosi contemplativi, possiamo ammirare quanto l’audacia di alcune donne sia stata determinante nella diffusione del Vangelo. Decise a vivere la loro vocazione alla vita consacrata, queste donne si sono inventate una forma nuova e creativa fondando congregazioni religiose, studiando, gestendo ingenti patrimoni, viaggiando e fondando scuole, ospedali e laboratori di formazione ad una professione.
Il ruolo che hanno svolto queste donne è stato straordinario e io direi profetico rispetto alla vera emancipazione della donna. Armida Barelli fonda in tutta Italia associazioni cattoliche femminili, insegnerà alle donne a parlare in pubblico, ad essere formate, impegnate culturalmente e socialmente tanto che per la prima volta alcune donne cattoliche verranno elette in politica. Risponde pianamente a quello che padre Agostino Gemelli le scrisse dopo il 1910, anno di grazia in cui Armida scelse di donare a Dio tutta la sua vita come consacrata nel mondo senza essere del mondo: «Il Signore faccia di lei una santa laica nel vero senso della parola, non come “le suore in casa”, ma com’erano le prime vergini e martiri cristiane, che hanno ingigantito la missione della donna nel mondo. E chissà quale parte hanno avuta nella diffusione del cristianesimo. Così deve fare lei: laica, ma santa».
E così Armida ha fatto, instancabile nell’evangelizzazione, nella cultura, nella carità. Donne come lei hanno fatto la storia della Chiesa negli ultimi secoli con una intraprendenza e una intelligenza straordinaria e sono diventate come le ha definite Giovanni Paolo II “un insostituibile sostegno e una fonte di forza spirituale per gli altri, che percepiscono le grandi energie del suo spirito. A queste «donne perfette» devono molto le loro famiglie e talvolta intere Nazioni”. E io aggiungerei deve molto anche la Chiesa.
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