BRICIOLE DI VANGELO

13 Novembre 2021

Il bastone da viaggio

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 18,1-8)
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Il commento

Diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai” (18,1). L’insegnamento evangelico presenta la preghiera come assolutamente necessaria. Non è solo un’opzione ma un obbligo, qualcosa di cui non possiamo fare a meno. La preghiera, infatti, manifesta, custodisce e intensifica la relazione con Dio. È l’espressione di quella perenne ricerca di Dio che accompagna l’esistenza dell’uomo. In ogni stagione della storia e della vita. L’uomo non può fare a meno di Dio. Per questo la preghiera appartiene alla categoria delle cose necessarie. La preghiera ha due volti diversi e complementari: in primo luogo si presenta come ascolto docile della Parola che Dio consegna all’uomo; in secondo luogo assume la forma della supplica fiduciosa con quale bussiamo alla porta di Dio per consegnargli le nostre preoccupazioni. La pagina evangelica odierna si sofferma sul secondo aspetto.

La vedova deve lottare con un giudice iniquo, noi invece sappiamo di parlare a un Dio che ascolta e accoglie con premura la nostra invocazione. È questa la certezza che muove e motiva il salmista: “Signore, Dio della mia salvezza, davanti a te grido giorno e notte. Giunga fino a te la mia preghiera, tendi l’orecchio alla mia supplica” (Sal 88, 2-3). “Mio Dio, quanto è triste una casa senza religione!”, scrive santa Zelia (LF 145, 7 novembre 1875). E com’è triste una cultura che rifiuta Dio e presenta l’uomo come “un essere solo nell’immensità indifferente dell’universo”, come scriveva il filosofo Jacques Monod. Se nessuno ci ascolta, se non c’è un Dio al quale possiamo chiedere di prendersi cura di noi, resta solo il dovere etico, possiamo contare solo su noi stessi e sulla nostra capacità di restare fedeli agli impegni assunti. L’etica del dovere non è solo triste ma anche impraticabile. Il cristianesimo invece propone l’etica dell’amore che parte dalla certezza di essere infinitamente amati da Colui che, creandoci a sua immagine, si prende cura di noi. Oggi chiediamo la grazia di fare della preghiera il nostro bastone da viaggio.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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