16 febbraio 2021
16 Febbraio 2021
No alla propaganda lgbt nella Scuola | 16 febbraio 2021
Storica sentenza della Corte di Appello di Perugia per il senatore leghista Simone Pillon. Era stato querelato da Arcigay Omphalos Perugia, per alcune dichiarazioni usate durante degli incontri tenuti nel 2014 e nel 2015 tra Assisi, Ascoli Piceno e San Marino. Nelle conferenze Pillon mostrava dei volantini distribuiti durante un’assemblea di istituto, nel 2014, ad alcuni studenti minorenni presso il liceo Alessi di Perugia, senza che fossero preventivamente avvisati i genitori. L’unica comunicazione che le famiglie avevano ricevuto, era stata di una generica assemblea sul bullismo omofobico. Invece nei volantini in questione venivano elargiti consigli, con dovizia di particolari, su come gestire i rapporti sessuali tra due maschi o tra due femmine e su come aumentare l’eccitazione della partner. Sempre in quelle occasioni Pillon aveva poi mostrato un opuscoletto, distribuito sempre nelle scuole, in cui c’era la pubblicità al locale notturno “Be queer” di proprietà di Arcigay, in cui si offriva uno speciale sconto ai ragazzini, con il servizio di “Welcome group”, uno sconto di gruppo particolare, per chi si avvicinava a tale realtà per la prima volta. A chiare lettere il senatore aveva detto che quel materiale era pornografico e non adatto a dei ragazzini.
All’epoca dei fatti, Pillon fu lapidato mediaticamente. Anche il TG1 delle 20 ne diede la notizia così come Repubblica, l’Espresso e Open online. Nel 2019 il Tribunale aveva dato torto al senatore, condannandolo in sede penale e imponendogli un pesantissimo risarcimento. Ora la Corte ha cancellato tutto, assolvendo l’esponente leghista “perché il fatto non costituisce reato” e imponendo anzi, ad Arcigay, la restituzione di parte della somma versata da Pillon. Ne parleranno con la stessa enfasi le testate giornalistiche ora citate?
Il ddl Zan tanto sbandierato e poi finalmente messo da parte (ma ahinoi il PD vuole con Draghi a tutti i costi rimettere sul tavolo di lavoro per la sua approvazione) mira soprattutto a scoraggiare e debellare ogni tentativo di denunciare questi autentici abusi che vengono perpetrati nelle nostre scuole, a danno dei nostri figli. Auspico che i genitori possano avere la possibilità di tenere alta la guardia e prestino la massima attenzione a quello che viene somministrato ai loro figli nelle scuole ma dove questo non è possibile ben vengano persone come Pillon che ci mettono la faccia e anche le tasche per denunciare questo scempio.
I bambini, gli adolescenti non si toccano. Non basta quanto vengano già indottrinati dalle serie televisive, sui social o dalle pubblicità? La scuola non può essere il luogo per fare propaganda lgbt. Tra l’altro in questi giorni ho letto che c’è un’aspra divisione interna tra lesbiche e trans. Non entro nei particolari. Dal mio punto di vista ciò che non è per il bene dell’uomo e non rispetta la sua verità ontologica è sempre diviso in se stesso.
Il potere omosessuale ha capito che deve cominciare dai ragazzini per stravolgere l’antropologia. Cerchiamo di non lasciarci avviluppare da queste sirene e di tenere alta l’attenzione per il bene dei nostri figli.
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