2 gennaio 2021
2 Gennaio 2021
Santa Teresa: la bambina che fa tremare l’inferno | 2 gennaio 2021
di Giovanna Abbagnara
Sulla mia scrivania dello studio di casa, troneggia un ritratto di Teresa di Gesù Bambino bambina, sulla scrivania dell’ufficio di redazione, uno di Teresa monaca carmelitana. Sono molti anni ormai che queste due foto mi fanno compagnia durante il mio lavoro. Quando la pausa e l’ispirazione richiedono il loro spazio, guardo i suoi occhi e ritrovo la passione e l’amore che ha caratterizzato la sua breve e intensa vita su questa terra. Teresa ha “nello sguardo un che di celeste che rapisce” come scrive la sua santa mamma Zelia quando la piccola ha soli due anni. Uno sguardo che ha continuato ad avere fino alla morte, all’età di 24 anni. Un esempio per me tra i più luminosi. Una donna che è stata figlia, sposa e madre in una forma così semplice e nello stesso tempo radicale, che affascina e seduce.
Oggi che ricordiamo il suo compleanno, il 2 gennaio 1873, non posso non aprire ancora una volta i suoi Scritti. Trovo una ricchezza immensa nelle sue parole. Li ho letti più volte eppure ad ogni rigo vado molto adagio. Procedo piano perché ho quasi paura di non riuscire a cogliere qualche dettaglio o sfumatura del suo cuore.
Sarebbe davvero uno spreco. Teresa vive alla presenza di Dio. Le sue parole sono un riverbero della Sua Parola. Ella scrive che, non si sarebbe limitata come la sorellina Paolina, Madre Agnese di Gesù, le aveva ordinato, di scrivere la storia della sua vita ma i “pensieri riguardo alle grazie che Dio mi ha concesse”. I pensieri…quanto spazio hanno nella nostra vita e quanto poco li educhiamo a restare fissi in Dio. Teresa fa invece questa fatica quotidiana, direi momento per momento, di riconoscere i benefici divini, invitandoci a non avere paura di riconoscere e raccontare ciò che il Signore dona ad un’anima umile.
Così riconosce la “terra santa” in cui è cresciuta, la santità del papà, l’amorevole presenza delle sorelle, la predilezione di Dio per la sua anima. Insomma ad uno sguardo umano, Teresa potrebbe apparire una piccola presuntuosa dal linguaggio infantile. E invece è un gigante nella fede. Una donna con un’intelligenza spirituale altissima che si relaziona con Dio con l’umiltà dei piccoli e con la grandezza dei dottori della Chiesa. Teresa è certa che un’anima in stato di grazia “non ha nulla da temere dai demoni i quali sono vigliacchi, capaci di scappare davanti allo sguardo di una bambina”. In questa coscienza c’è una ricchezza e una verità che fa tremare l’inferno. Il peccato sfigura, imbruttisce mentre la grazia di Dio ci purifica, ci abbellisce e ci rende puri come i bambini. La purezza del cuore è una virtù da coltivare. Non mancano le sofferenze che fin da piccola incombono nella vita della piccola Teresa, la santa della piccola via accoglie ogni dolore, ogni difficoltà come occasione di grazia. Volgendo il nostro sguardo oggi alla piccola santa carmelitana, chiediamo la sua stessa fiducia per affrontare questo nuovo anno, certi che Dio è sempre con noi.
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