15 dicembre 2020

15 Dicembre 2020

Facciamoci un ritocchino estetico all’anima… | 15 dicembre 2020

di Giovanna Abbagnara

Tra gli effetti della pandemia, che ha costretto molti italiani allo smart working, ci sarebbe un aumento considerevole della richiesta di sottoporsi alla chirurgia estetica perché lavorare in video spesso mette in luce maggiormente i difetti del viso. Intervistato da Repubblica, Franco Perego, docente presso la Scuola di Chirurgia Plastica dell’Università di Padova, ha detto che: “Nel mio caso registro un aumento significativo degli interventi poco invasivi, soprattutto al volto e alle palpebre. Le persone chiuse in casa si guardano di più e interiorizzano maggiormente i loro problemi. Per questo poi si rivolgono a noi”.

Questo tempo è la prova che la domanda su qualche ritocchino al proprio corpo va di pari passo all’aumento dell’esposizione della propria immagine attraverso il digitale. E così, come ad una foto oggi si può applicare un filtro facilmente e rendere un viso più giovane, più luminoso, più attraente, anche nella vita reale rivolgersi ad uno specialista estetico significa correggere quei difetti connaturali che secondo alcuni, renderebbero più belli e più giovani se eliminati.

Non voglio entrare nei meccanismi culturali ed economici che muovono i fili del mercato della chirurgia estetica né giudicare nessuno che ne ha fatto ricorso. Del resto, anche la ricerca ossessiva di una forma fisica invidiabile con estenuanti diete e allenamenti quotidiani, hanno la stessa radice del ricorso alla chirurgia e spesso anche lo stesso budget economico. Il problema principale è come ci guardiamo? Che immagine abbiamo di noi? Come ci accogliamo in quello che san Francesco chiamava “fratello corpo”? Scusate, se la butto giù così, senza troppi filtri ma a me sembra che presbiteri, religiosi e religiose non siano esenti da questo culto dell’immagine. Barbe curatissime, sopracciglia perfette, colori ai capelli evidenti da sotto il velo. Qualcuno a questo punto starà pensando: che c’è di male a prendersi cura di sé? Nulla e ve lo dice una che è fermamente convita che una donna deve mostrarsi sempre ordinata, curata e presentabile e possibilmente con una buona messa in piega.

Il problema è tutto negli occhi. Lo sguardo anzitutto. Uno sguardo verso se stessi e verso gli altri. Ci si può guardare con disprezzo, rifiutando di riconoscere la dignità del proprio corpo e di quello altrui perché non corrisponde alle proprie aspettative e c’è uno sguardo di dilezione che manifesta un clima di amorevolezza e di attenzione, indirizzato a desiderare il bene per se stesso e per l’altro e a rispettarlo nella sua singolarità unica e irripetibile. Dice magnificamente A. Eschel: «Non è forse un miracolo straordinario che tra tante centinaia di milioni di volti non ve ne siano due eguali?».

La diversità dei volti è l’espressione dell’unicità di ogni essere umano e dice il suo diritto a non essere trattato come un oggetto, sottoposto alla legge dei desideri, deturpato da un bisturi. L’irripetibilità e l’unicità provoca lo stupore e orienta ad amare se stesso e l’altro come un prodigio. Direi di domandarlo a quelle mamme che hanno figli con gravi disabilità, disabilità che deturpano le espressioni del viso. Chiediamo loro se considerano brutto quel figlio. Io li vedo guardar quei figli come i più bei fiori del giardino. È l’amore, solo l’amore che tiene uniti, con uno sguardo di tenerezza, mente, cuore e corpo. Da cristiani manteniamo saldi questi tre aspetti senza lasciarci fagocitare dalle mode. Il volto di chi ama Dio e lo serve nei fratelli è luminoso e carico di tenerezza. Un esempio? Madre Teresa di Calcutta, bella come solo le donne di Dio possono essere.


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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