10 novembre 2020
10 Novembre 2020
Libri di anatomia? In soffitta. Violenza? Prego, si accomodi…
di Giovanna Abbagnara
Australia, piccola cittadina di 20mila abitanti, il neosindaco Basil Zempilas è invitato in una trasmissione radiofonica in cui si discute di una madre che ha affermato di voler far scegliere il sesso d’appartenenza al figlio quando questi avrà compiuto 18 anni. I due co-conduttori, Zempilas e un collega, hanno esposto pareri contrastanti su questa scelta.
Il primo cittadino di Perth non ha esitato a dire: «No, no. È sbagliato, se hai un pene, amico, sei un uomo. Se hai una vagina, sei una donna. Punto». Un’affermazione di un’ovvietà sconcertante senza nemmeno scomodare i libri di anatomia. E invece… per il povero malcapitato sindaco sono cominciati giorni duri. I profili social di Zempilas e di sua moglie sono stati inondati di insulti e di minacce, ignoti si sono introdotti nella sua casa di famiglia dove hanno compiuto atti di vandalismo vari tra cui scritte sui muri, sono state raccolte 25mila firma in una petizione per chiedere le sue dimissioni. Ma in un paese di 20mila abitanti, hanno fatto firmare anche gli animali? Insomma, il colpevole sindaco, reo di aver asserito una verità scontatissima, è stato sottoposto alla pubblica gogna. E lui cosa fa? Li ha denunciati? Si è difeso? Ha chiesto al governo di intervenire? Niente di tutto questo. Ha chinato il capo e ha chiesto scusa.
Scusa, perché un sindaco non può pensare secondo la sua coscienza! Come se non bastasse ha scritto una lettera e pubblicato un video sul sito del Comune per chiedere perdono e per “garantire che la città di Perth continuerà a difendere i diritti e le libertà delle comunità LGBTQIA+”. E ha chiosato dicendo: “Le mie azioni parleranno più delle parole”. Cioè troverà il modo per farsi perdonare. E credo bene che lo farà. La paura di perdere consensi, la paura della gogna mediatica, il timore per la sua famiglia, tutto questo è più che sufficiente per piegare una persona alla propria ideologia. È questo il modo di agire della comunità LGBT? Sono questi gli atti che provengono da un mondo che vuole a tutti i costi il rispetto per la diversità? Sono questi i termini di confronto?
Io qualche domanda me la farei. E magari tenterei anche qualche risposta andando a scavare altri casi simili a quello del sindaco di Perth. Vi assicuro che abbondano anche se i giornali hanno scelto tutti da che parte stare. Per convinzione o per quieto vivere? Perché hanno paura di perdere consensi e soldi o perché sono profondamente convinti che uno più uno fa tre? Possiamo anche mettere in soffitta i libri di scienze e di anatomia per stupidità o idea di progresso ma questi atti resteranno sempre violenti e coercitivi. Su questo punto vi sfido a dimostrare il contrario.
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