Vita Polonia: manifestanti pro-choice davanti alla chiesa di Ryki poi un piccolo miracolo… Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 6 Novembre 2020 Nessun commento su Polonia: manifestanti pro-choice davanti alla chiesa di Ryki poi un piccolo miracolo… a cura della Redazione Oggi la testimonianza di padre Stanisław Chodźko, parroco a Ryki una città situata tra Varsavia e Lublino: “Ho chiesto loro di pregare. Una parte dei manifestanti è andata via ma l’altra si è unita a noi”. Una sentenza della Corte Costituzionale polacca, dello scorso 22 ottobre, ha dichiarato incostituzionale l’aborto in caso di possibile malattia o malformazioni del nascituro, il cosiddetto aborto eugenetico. Mentre il popolo pro-life festeggia la notizia, quello pro-choice è determinato a piegare il governo. Da giorni infatti manifestazioni, cortei e proteste si susseguono senza sosta. Alcune sono pacifiche, altre rivendicano un fantomatico diritto all’aborto usando slogan offensivi e anche piuttosto violenti. Ci giungono notizie inquietanti che parlano addirittura di chiese profanate, eppure nel disordine generale Dio si fa largo mostrando l’unica via percorribile. Di seguito la testimonianza di padre Stanisław Chodźko della parrocchia di Ryki una città situata tra Varsavia e Lublino: «Ho saputo che i giovani in protesta sarebbero venuti alle 19.00 alla chiesa di Ryki per rivendicare il diritto all’aborto. La notizia si è diffusa tra i parrocchiani che hanno iniziato a chiamarmi e a chiedermi cosa fare. Ci ho pensato un attimo e alla fine ho deciso di combattere con l’unica arma che abbiamo: la preghiera. Così ho chiesto a tutti di venire in chiesa per recitare insieme il Santo Rosario. Sono arrivate circa 200 persone, 30 donne e 170 uomini. Mentre ci stavamo radunando davanti alla chiesa il comandante della polizia locale mi si è avvicinato chiedendomi perché eravamo lì. Ho risposto che erano affari nostri dato che quella è la nostra chiesa. “Ma ha a che fare con la protesta?”, ha chiesto lui. “Sì”, ho risposto. “Ci riuniamo per la preghiera, non attaccheremo nessuno e non useremo violenza” ho spiegato. Il poliziotto se ne è andato. Leggi anche: Pro-life e pro-aborto: due mondi due volti…. Siamo entrati in chiesa. Ho iniziato a spiegare alle persone perché eravamo riuniti e come comportarci, ma non abbiamo avuto il tempo di pregare. Gli uomini di guardia mi hanno fatto sapere che i manifestanti stavano arrivando. Siamo usciti davanti al cancello della chiesa, le donne sono salite sulle scale e hanno iniziato a pregare il Rosario con i sacerdoti vicari, mentre gli uomini sono venuti fuori con me ad affrontare il corteo. Abbiamo aspettato i manifestanti. Dopo un po’ sono arrivati gridando parole ostili. Erano solo una trentina di persone, alla testa una donna molto agitata e un uomo alto che brandiva un megafono, il resto erano giovani di età compresa tra 16-20 anni, per lo più ragazze. Hanno gridato e noi siamo rimasti in silenzio. A un certo punto ho alzato una mano e loro hanno smesso di urlare. Ho detto che li accoglievamo cordialmente e li invitavamo a pregare con noi. Volevano entrare in chiesa ma ho detto di no. “Preghiamo qui”, ho detto. Ho iniziato a parlare il più cordialmente possibile cercando di spiegare con parole semplici la verità sull’aborto. Alcune persone hanno cominciato a interrompermi ma, ho chiesto loro di lasciami parlare. Il loro capo ha iniziato a urlare i suoi slogan. Gli animi si sono accesi e ho faticato molto per tenere la situazione sotto controllo. Alla fine, alcuni dei manifestanti se ne sono andati, ma altri si sono uniti alla preghiera. Quello che è successo è come un miracolo. Non so come spiegarlo. Nessuno si aspettava che sarebbe andata a finire così ed io ho visto con i miei occhi quanto la dolcezza di Dio può placare anche il cuore più ostile. I giovani che protestano sono per lo più brave persone, spesso inconsapevoli di ciò che stanno facendo. Sono manipolati da una logica che non guarda affatto al benessere delle donne, ma vuole solo il potere. I giovani, come tutti i polacchi, sono sensibili al concetto di libertà e la politica ne approfitta, facendo intendere loro che il divieto di aborto è un attacco alla libertà. Noi abbiamo il dovere di spiegare alla gente che non esiste la libertà di uccidere un altro essere umano, soprattutto se fragile e indifeso. L’unica via percorribile dunque è la preghiera ed è per questo che abbiamo lanciato l’iniziativa “Rosario ai confini del cielo” (www.rozaniecdogranic.pl) a cui possono partecipare tutti vicini o lontani, polacchi, italiani o francesi perché agli occhi di Dio siamo una sola voce». Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Polonia ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: La preghiera sincera ti salva il matrimonio: la storia di Anna e Filippo “Noi, portate in pellegrinaggio dai santi Martin”: quattro suore si raccontano “Volevo essere pura, ma non ci riuscivo per insicurezza. Poi accadde qualcosa…” Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati: ecco le date della loro canonizzazione Causa di canonizzazione per Carlo Casini? Per Paola Binetti sarebbe segno di speranza “Papà per scelta”: quando il sentimentalismo non lascia posto a un dibattito vero Il compleanno di vostro figlio, una tappa del viaggio della vita Chi è causa del suo mal pianga se stesso? La Vigna di Rachele non la pensa così… Ero ateo, sono sacerdote: mia madre pregava che trovassi la felicità “Prof, perché va a Messa, se insegna scienze?”. Io rispondo con la storia di Enrico Medi Cambia impostazioni cookie Close GDPR Cookie Settings Panoramica privacy Cookie strettamente necessari Cookie funzionali (player di Youtube e Spotify) Powered by GDPR Cookie Compliance Panoramica privacy Questo sito web utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie vengono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili. Per ulteriori informazioni sui cookie utilizzati su questo sito leggi L'INFORMATIVA COOKIE Cookie strettamente necessari I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie. Abilita o Disabilita i Cookie Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie. Cookie funzionali (player di Youtube e Spotify) Questo sito Web utilizza i seguenti cookie aggiuntivi: (Elenca i cookie che stai utilizzando sul sito web qui.) Abilita o Disabilita i Cookie Attiva i cookie strettamente necessari così da poter salvare le tue preferenze!