Restiamo Umani

Dalla Lombardia storie di straordinaria solidarietà

A cura della Redazione

Oggi per Restare umani, l’hashtag che abbiamo lanciato allo scopo di raccontare il buono, il bello e il vero anche nelle tempeste, tre meravigliose pagine di umanità.

Sono tempi duri è inutile negarlo. La televisione ci racconta di un sistema sbigottito che combatte contro un nemico sconosciuto eppure la forza del genere umano sta nella sua capacità di rischiarare la notte anche quando è l’ora più buia. 

Oggi per Restare umani, l’hashtag che abbiamo lanciato allo scopo di raccontare il buono, il bello e il vero anche nelle tempeste, tre storie di straordinaria solidarietà. Tre storie che provengono dalle zone rosse. La prima è quella di Manuela, da poco pensionato dopo una carriera in banca. “Ora sono in pensione e vorrei dedicare il mio tempo, in questo periodo di emergenza, agli anziani che non possono uscire di casa e frequentare i luoghi troppo affollati. Mi rendo disponibile a tutto gratuitamente”. Manuela ha avuto l’idea “semplicemente pensando a mia mamma invalida – racconta – in questo periodo non esce e mi occupo io di tutto quello di cui ha bisogno. Improvvisamente ho pensato a quelle persone che non hanno nessuno che si prende cura di loro e vista l’emergenza mi è venuto spontaneo offrire il mio tempo a chi può avere bisogno”.

Un aiuto gratuito e spontaneo anche da Luana di Trezzano sul Naviglio: “In questo periodo vorrei continuare a donare gioia – di solito organizza feste ed eventi – dando una mano a chi non ha la possibilità di spostarsi anche per le più piccole commissioni. Sono disponibile per un supporto e un aiuto. Il mio aiuto ha un solo costo: un sorriso”.

E poi ci sono Fabio e Serena, che nell’androne del palazzo dove abitano, a Buccinasco, hanno appeso un cartello: “Cari Vicini, se non potete o non volete uscire di casa ma avete la necessità di fare qualche commissione in zona come la spesa, acquisto farmaci o altro, contattateci pure, siamo disponibili a farlo per voi. Abbiamo anche qualche mascherina in pacchetti sigillati da uno. Se a qualcuno servono ve le possiamo regalare”. Un gesto semplice ma di grande sensibilità.

Se una quindicina di giorni fa ce lo avessero raccontato non ci avremmo creduto. E invece siamo qui in questa trama intrigata di sofferenza e gioia, sacrificio e timore e come sempre accade dal dolore più acuto nascono le più belle pagine di umanità. Da questa storia usciremo più forti di prima ma questo è il tempo della solidarietà anche solo restare a casa può servire a salvare una vita.




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