Disabilità
Marcos Cappato, l’“Alfiere della Repubblica” che non può andare a scuola…
di Ida Giangrande
È un ragazzo di 18 anni affetto da tetraparesi spastica, ma è soprattutto un artista poliedrico insignito del titolo di “Alfiere della Repubblica”. Cosa chiede? Poter frequentare regolarmente il suo liceo, ma il Comune non può sostenere il pulmino che gli permetteva di raggiungere l’istituto.
«A 13 anni ho iniziato l’avventura nel mondo della scrittura. Ora voglio condividerla con voi tramite questo sito. Mi chiamo Marcos Cappato, ho 18 anni e la scrittura per me è diventata un modo per esprimere me stesso». Recita così l’incipit del suo blog 50seconds.com, per introdurre una petizione dal titolo: “Diritto universale agli audiolibri”. Lui è, Marcos Alexandre Cappato De Araujo un ragazzo di 18 anni, di origini brasiliane, affetto da tetraparesi spastica. Vive in una casa popolare in via Gonin con i genitori che lo hanno adottato e due fratelli più piccoli. Frequenta il liceo di Scienze umane Gian Battista Vico a Corsico o, forse, sarebbe più corretto dire che frequentava il liceo. Dal 7 gennaio, infatti, Marcos non può più usufruire del pulmino che lo portava ogni mattina a scuola e lo riaccompagnava a casa al pomeriggio. Perché? Il servizio di contributi per la mobilità del Comune, che prima rimborsava per intero le spese per il bus, ora prevede che una parte sia pagata dalla famiglia, che però non può permettersela.
«A casa lavoro solo io — spiega il papà di Marcos, Alessandro Cappato —, e con tre figli a carico non riesco a pagare quasi la metà della tariffa per il trasporto». «Chiedo solo di poter continuare a studiare e di finire il percorso che ho scelto», spiega invece Marcos, che nel maggio 2019 aveva ricevuto l’attestato di «Alfiere della Repubblica» dal presidente Mattarella insieme ad altri “Alfieri” che hanno ricevuto l’onorificenza «per essersi distinti come costruttori di comunità, attraverso la loro testimonianza, il loro impegno, le loro azioni coraggiose e solidali» e perché «rappresentano modelli positivi di cittadinanza».
Marcos ha iniziato a scrivere a 13 anni. La scrittura è un modo per raccontare sé stesso dice e, nel video che compare sulla homepage del suo sito, aggiunge che la cultura è un diritto universale. 50seconds.com è la sua stanza virtuale, in cui l’arte della musica si fonde a quella della narrazione fantastica e vi si può trovare di tutto, dalla fantascienza alle favole per bambini fino al genere horror. Marcos è un artista eclettico e poliedrico, la testimonianza incarnata che l’abilità umana è innanzitutto un misterioso intreccio di mente e cuore. In questi giorni dunque Marcos è a casa e non può frequentare il liceo che ha scelto per vocazione e non per dovere. «Io sono uno e chiedo per me ma anche per quelli che sono nella mia situazione, che sono tanti. Ed è una richiesta giusta per me e per loro».
Guarda il video di Marcos: https://www.50seconds.com/
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