Vita Muore dando alla luce suo figlio, quando maternità vuol dire coraggio Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 30 Ottobre 2019 Nessun commento su Muore dando alla luce suo figlio, quando maternità vuol dire coraggio A cura della Redazione Aveva scoperto troppo tardi di avere un tumore grave. Muore poco dopo la nascita del figlioletto. Succede a Treviso, il piccolo è nato prematuro nella notte tra sabato e domenica, ed è ricoverato in Patologia neonatale al Ca’ Foncello ma ce la farà. La sua mamma purtroppo è morta poche ore dopo averlo messo al mondo e senza nemmeno poterlo abbracciare. Aveva un grave tumore al seno, mai diagnosticato e già diffuso ad altre parti del corpo, la mamma camerunense di 39 anni. Ha scoperto della malattia solo alla 27esima settimana di gestazione. Troppo tardi per una chemioterapia tradizionale, troppo tardi perfino per le cure più blande a cui vengono sottoposte le donne incinte per poter salvare sia la mamma che il bambino. Non è sopravvissuta al parto. È morta poco dopo il cesareo. Era residente in un comune della provincia, sposata con un connazionale, madre di altri quattro bambini in età scolastica e incinta appunto del quinto figlio. Dopo la gioia per la bella notizia, per la famiglia sono iniziate le preoccupazioni: la donna non stava bene, qualcosa non andava. A settembre si è sottoposta agli esami e il 17 ottobre è arrivata la diagnosi più terribile: è stata ricoverata, cinque equipe mediche si sono prese cura di lei e del suo bambino senza mai gettare la spugna, anche se la situazione era decisamente grave. «Un equilibrio sottilissimo – spiega il primario di Ginecologia-Ostetricia Enrico Busato – speravamo davvero in una fine diversa, abbiamo fatto il possibile perché potesse portare a termine la gravidanza, o perché almeno potesse vedere il figlioletto. Ci siamo stretti tutti attorno a questa mamma, ha lottato con grande coraggio, e alla sua famiglia cui vanno le nostre più sentite condoglianze». Una storia drammatica che per certi versi, ricorda quella di Glory Obibo, la mamma che ha preferito sottoporsi a una chemioterapia soft per poter dare alla luce la sua piccola Greta, che oggi ha 5 mesi, cresce bene e vive con il suo papà Samuele. Anche Glory aveva scoperto il tumore troppo tardi ma era riuscita a gestirlo fino alla nascita della bambina che aveva desiderato per tutta la vita e almeno era riuscita a tenerla tra le braccia. La Redazione di Punto Famiglia nel porgere le condoglianze alla famiglia, ammira il sacrificio di donne come questa mamma che ricordano al mondo quanto la maternità sia un bene inviolabile e assolutamente non negoziabile. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Treviso, vita ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. 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