Bioetica

C’è un legame tra papa Pio XII e la bioetica?

Papa Pio XII

di Chiara Chiessi

Il Comitato Papa Pacelli - Associazione Pio XII, ha organizzato una solenne e suggestiva celebrazione nelle Grotte Vaticane che si terrà sabato 19 ottobre alle ore 11. L’obiettivo? Riscoprire la figura di un Papa che si può definire il precursore della bioetica.

Possiamo accostare papa Pio XII (1876- 1958) alla riflessione bioetica, nonostante questa come disciplina sia nata dopo la sua morte? La risposta è sì e basta scorrere tra alcuni dei suoi circa 100 discorsi e radiomessaggi a medici ed operatori sanitari, per rendersi conto che papa Pacelli più volte aveva analizzato il fenomeno biologico alla luce della morale.

Non ha mai utilizzato il termine “bioetica”, ma è come se lo avesse fatto, perché alla scienza medica e biologica ha unito una profonda riflessione etica. Tra le questioni affrontate dal Pontefice ne nominiamo alcune: l’antropologia medica ed i principi della deontologia medica (quanto sarebbe urgente farli riscoprire ai medici di oggi!), per passare poi all’inizio vita (e dunque aborto, contraccezione, sterilizzazione, fecondazione artificiale, eugenetica), ed ai temi del fine vita (eutanasia e pena di morte).

Si tratta di nuove questioni di etica medica che la società si trovava ad affrontare e Pio XII con grande chiarezza, da una parte ha dimostrato l’importanza che conferiva alla medicina ed alla scienza se utilizzate moralmente, dall’altra ha diffuso ammonimenti pastorali su queste tematiche, per guidare i fedeli alla Verità.

Molto forti sono i richiami alla maternità, alla responsabilità genitoriale, alla dignità dell’embrione (quasi prevedendo lo sfacelo che sarebbe accaduto negli anni ’68 con la Rivoluzione Sessuale), al fatto che ogni figlio non deve essere inteso come un “diritto” dei genitori o un “oggetto di desiderio” che è lecito ottenere con ogni mezzo.

Ricordiamo poi che il Pontefice prese una netta posizione contro l’ideologia nazista, che non ha fatto altro che annullare la dignità umana, riducendo le persone ad oggetti, rendendo l’uccisione con l’eutanasia dei disabili, considerati “scarti”, un atto di pietà in quanto erano visti come “pesi inutili” (l’eutanasia è stata ampiamente praticata durante il Nazismo).

Quello che oggi succede in molti Paesi europei (ma di fatto anche da noi con la legge sulle DAT), non è forse la stessa cosa? L’eutanasia praticata in Olanda per mezzo della “kill pill” (pillola gratuita data agli over 70 nelle farmacie), così come l’uccisione nel grembo materno di bambini affetti da disabilità, non è del tutto paragonabile a quanto accadeva durante il Nazismo con l’Aktion T4?

Per contrastare questa mentalità mortifera presente ormai in tutto il mondo, è urgente riscoprire gli insegnamenti ed i messaggi che ci ha lasciato papa Pio XII.

Ma non solo: occorre pregarlo, affinché possa illuminare i medici, gli operatori sanitari, ma soprattutto i nostri politici che possano contribuire a legiferare e creare una società che sia per la vita.

In questo senso, il Comitato Papa Pacelli – Associazione Pio XII, ha organizzato una solenne e suggestiva celebrazione nelle Grotte Vaticane per sabato 19 ottobre alle ore 11 (con ritrovo alle ore 10,15, alla Porta del Petriano, accanto al Sant’Uffizio). La Santa Messa sarà presieduta dal Cardinale Dominique Mamberti, Prefetto del Tribunale della Segnatura Apostolica, che ricorderà un Papa molto amato ai suoi tempi e che viene sempre più riscoperto dagli storici e dai semplici fedeli.




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